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Cultura  

Museo dell'Emigrazione. Anno nuovo, aspetto nuovo

Museo dell'Emigrazione. Anno nuovo, aspetto nuovo

Il Museo Regionale dell’Emigrazione negli ultimi anni non ha certo battuto la fiacca, ma ora ha in cantiere dei cambiamenti. Infatti nei primi mesi del 2021 è in programma l’ammodernamento dell’esposizione permanente del Museo per garantire una rifunzionalizzazione e un adeguamento delle sale interne. Un progetto importante e atteso dopo che dal 2006, anno della sua fondazione, il Museo non aveva più rinnovato la sua veste.

Il Museo del’Emigrazione Regionale a Frossasco

Il progetto di rifunzionalizzazione dell’esposizione è stato modulato sulla base delle esigenze del pubblico, aumentato del 70% grazie alla gestione degli ultimi anni. Gli interventi intendono riordinare le collezioni sottolineandone il valore documentale, storico e culturale, rafforzandone anche l’attrattiva per la comunità di riferimento e il territorio circostante. Allo stesso tempo i lavori sono volti a migliorare la fruizione della struttura, facilitando l’affluenza di un pubblico ampio e variegato: dai giovani ai diversamente abili, dai turisti stranieri e locali alle scolaresche.

Il progetto, ideato dalla Conservatrice del Museo Carlotta Colombatto, e dall’Architetta Valentina Giorgi, rende possibile un percorso di visita circolare che si snoda attorno ad una struttura al centro della sala espositiva. La nuova distribuzione rivoluziona la precedente, creando spazi più ampi e accessibili, adatti alla visita in gruppi e ad un allestimento tanto accattivante, quanto facilmente rinnovabile nel tempo. La suddivisione in aree tematiche, utilizzata per comunicare efficacemente un contenuto storico e sociale ulteriormente potenziato, è stata progettata grazie al supporto del Comitato Scientifico del Museo.

L’elaborazione del progetto ha utilizzato una logica di rete, grazie non solo al coinvolgimento del pubblico e dei giovani che frequentano la struttura, ma anche del Comune di Frossasco e della Regione Piemonte, che credono nella valenza culturale della proposta e nel ruolo di riferimento del Museo per il territorio. Gli Enti pubblici citati, insieme all’Associazione Piemontesi nel Mondo e al Lions Club Cumiana Val Noce, hanno inteso finanziare l’iniziativa, rendendola così possibile.

La rifuzionalizzazione dell’esposizione permanente, inoltre, è stata elaborata grazie alla supervisione e alla consulenza del Comitato Scientifico del Museo. Il forte rapporto con l’Università assicura dunque la rilevanza scientifica della proposta e il collegamento con i mobility studies è parte integrante del progetto, intendendo in questo favorire il pluralismo culturale e l’integrazione sociale.

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