23 Novembre 2013
Messaggio dei vescovi piemontesi per la Giornata della salute mentale: l'educazione prima di tutto
In occasione della la Giornata nazionale della salute mentale 2013, che si celebra giovedì 5 dicembre, i vescovi del Piemonte hanno preparato un messaggio per richiamare l’attenzione su questa «emergenza che deve risvegliare le comunità dall’illusione che qualcuno potrebbe non esserne interpellato».
«Viviamo tempi caratterizzati da un modello culturale che non facilita il benessere psicologico, fisico e spirituale – si legge nel testo a firma di Mons. Francesco Ravinale, Vescovo di Asti e delegato regionale per la Pastorale della Carità e dei Migranti, e di Mons. Guido Fiandino, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Torino e Delegato regionale per la Pastorale della Salute -. Domina uno stile di vita autocentrato e narcisistico, immerso in un infinito presente che lascia ai margini passato e futuro. Anche se vorrebbe far apparire il contrario, questo modello culturale in realtà non rispetta le fragilità umane, prima fra tutte quella che probabilmente subisce maggior stigma e pregiudizio: il disturbo psichico».
L’invito alle comunità ecclesiali e alla società civile è quello ad «educare alla prevenzione, agli stili di vita, educare a partire dalla famiglia. In modo speciale, è necessaria una azione educativa perché, di fronte alla vulnerabilità della mente, i cristiani e le loro comunità sappiano andare oltre le paure, per instaurare relazioni positive e calde, fonte di crescita per tutti».
Di qui l’impegno, per tutti, ad «affrontare la sofferenza mentale, e tutto ciò che di drammatico può derivare anche per la famiglie, con un ascolto privo di pregiudizi e timori, ricco di com-passione e senso di giustizia, ma soprattutto con amore».
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