28 Febbraio 2022
Marcello Protto (Popolo della famiglia):«Per l’emergenza demografica attiviamo a Roure i bonus bebè»
Marcello Protto, consigliere comunale di minoranza de Il Popolo della famiglia, durante la discussione del bilancio di Roure: «Vorremmo che fosse presa in considerazione l’emergenza demografica con dei bonus bebè».
«Non siamo contrari alle spese di manutenzione straordinaria e ordinaria delle strade e degli alvei, ma vorremmo che fosse presa in considerazione l’emergenza demografica con dei bonus bebè; non basta la politica tradizionale del sindaco fatta con tariffe basse del servizio mensa e trasporto scolastico, perché esse servono solo a sottrarre alunni ai Comuni vicini, non a risolvere il problema in generale. Il nostro voto è di astensione solo sull’approvazione del bilancio, non sulle delibere che riguardano le aliquote IMU e IRPEF». Così ha dichiarato Marcello Protto de Il Popolo della famiglia, movimento politico nazionale il cui presidente è Mario Adinolfi il 23 febbraio al Consiglio Comunale di Roure, dove erano in discussione le delibere di approvazione del bilancio preventivo 2022-2024.
Dopo che il sindaco Rino Tron ha replicato a Protto, che aveva ragione, ma che scarseggiano giovani a cui rivolgere certe provvidenze, tutti i consiglieri allora hanno guardato l’unico giovane consigliere, fidanzato da anni e con un lavoro fisso, che tarda a mettere su famiglia. E Protto del PDF: «Questa è la riprova che la bassa propensione al matrimonio è in generale anche un fenomeno culturale, fatto di alte aspettative consumistiche, scarsa assunzione di impegno e di responsabilità e mancanza di fiducia nel futuro, tutte precondizioni che, chi ha fatto grande l’Italia dopo le distruzioni della Seconda Guerra mondiale con un altissimo numero di nati nel Dopoguerra, non aveva».
Approvate anche le delibere di Consiglio proposte dalla Giunta Comunale che confermano l’addizionale comunale all’IRPEF dell’anno passato 0,3%, e del canone unico patrimoniale per pubblicità, affissioni, occupazioni aree.
Anche le aliquote dell’IMU restano costanti e precisamente: 8,6 per mille per le aree fabbricabili e gli opifici, 7 per mille per i negozi ed attività artigianali, 6,5 per mille per le unità immobiliari concesse in comodato, 5 per mille per le ville.
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