22 Novembre 2020
L'Unione Valli Chisone e Germanasca chiede al Governo di far ripartire in sicurezza la stagione sciistica
Prali non è Cervinia e le stazioni sciistiche che rispettano le norme anticovid devono poter tornare a lavorare. Questa la sintesi del pensiero dei comuni dell’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca, espressa in una lettera (non la prima) che il presidente Marco Ventre spedirà il 23 novembre al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte e ad Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte.
L’auspicio delle valli è che vengano allentate, appena possibile, le restrizioni previste per i territori in zona rossa “per consentire finalmente una prima ma importante ripartenza della stagione sciistica”, premiando gli sforzi di chi, come la stazione sciistica di Prali, ha “adottato cautele e prescrizioni che se da un lato hanno incrementato fortemente le spese vive di gestione degli stessi impianti dall’altro garantiscono oltremodo i necessari distanziamenti sociali”.
Ecco il testo integrale della lettera:
“I nostri territori, nel caso di specie le Valli Chisone e Germanasca, sono stati colpiti oltremodo non solo dalla crisi sanitaria di questi mesi ma da una crisi economica che dura da decenni con riscontri fortemente negativi ed impattanti sulla nostra economia e sulla stessa occupazione.
Tra i pochi comparti economici che riescono ancora a trainare la nostra economia vi è quello legato agli impianti sciistici e allo sport invernale, vedi in primis l’importante e ben conosciuto sito sciistico di Prali.
Pertanto mi auguro che nei prossimi giorni emerga una profonda riflessioni in seno alla maggioranza di governo e ai Ministeri competenti perché siano allentate, non appena sarà possibile, le attuali restrizioni, per consentire finalmente una prima ma importante ripartenza della stagione sciistica.
Mi preme cogliere l’occasione per ribadire con forza che le brutte immagini di Cervinia, quelle pubblicizzate da certi commentatori nelle settimane addietro, non solo risultano assolutamente fuorvianti ma non rappresentano la realtà dei nostri impianti sciistici: nel caso di specie mi piace segnalare come il Comune di Prali già da tempo, anche prima dell’attuale emergenza sanitaria, abbia adottato cautele e prescrizioni che se da un lato hanno incrementato fortemente le spese vive di gestione degli stessi impianti dall’altro garantiscono oltremodo i necessari distanziamenti sociali.
In ogni caso credo sia opportuno procedere alla definizione in tempi molto rapidi di protocolli di sicurezza per l’utilizzo degli stessi impianti di risalita da parte degli utenti, prorogando tutte le tipologie di revisione per le infrastrutture a fune e sostenendo anche economicamente il sistema ricettivo ed occupazionale dei nostri territori montani che hanno già subito perdite nella stagione estiva. Le economie dei nostri territori e di parte delle nostre comunità dipendono infatti dal turismo sportivo e sono pertanto necessarie misure efficaci e regole chiare per consentire agli operatori una programmazione certa degli interventi e degli investimenti
In attesa di un Vostro pronto riscontro, l’occasione è gradita per porVi cordiali saluti.
Il presidente dell’Unione Montana dei Comuni Valli Chisone e Germanasca Marco Ventre
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