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Luci (e non solo) d’artista

Luci (e non solo) d’artista

Torino. L’evento in città dal 3 novembre al 13 gennaio Dal 3 novembre al 13 gennaio Torino si riscalda con le luci d’artista. Quindicesima edizione dell’evento che fa del capoluogo piemontese meta di turismo nei mesi invernali. Da piazza Carignano al laghetto di Italia ‘61 le 19 installazioni di altrettanti artisti: Mario Airò, Vasco Are, Valeria Berruti, Daniel Buren, Francesco Casorati, Richi Ferrero, Martino Gamper, Carmelo Giammello, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Quyngium Ma, Luigi Mainolfi, Mario Merz, Luigi Nervo, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Tobias Rehberger, Luigi Stoisa, Gilberto Zoio. Grande cerimonia d’apertura lo scorso 3 novembre con lo spettacolo “Artificial dummies” curato da Club to Club e Todo con le musiche di Brindisi Paradiso. Sono seguiti i saluti delle autorità e il discorso dell’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe in vece del sindaco Piero Fassino. Edizione 2012 “smart”, spiega l’assessore, e volta al risparmio energetico. Si fa attenzione alla crisi anche se l’evento fa parte della storia culturale di Torino, come affermato in precedenza dal sindaco. Allora luci a basso consumo energetico come quelle di “Ancora una volta” di Berruti in via accademia delle scienze. Un suggestivo percorso alla scoperta del rapporto tra piano urbano e luce. Tra le novità di quest’anno “Luci in bici” di Gamper con il sistema di bici a nolo Tobike sarà una luce d’artista in movimento. In via Carlo Alberto si potranno trovare alcune bici installate. Così anche le nuove tecnologie come l’animazione grafica si fanno protagoniste per rendere le feste torinesi ancora più spettacolari.

Ma la Torino natalizia riserva anche altre attrattive:

Fino al 6 gennaio 2013 “It’s not the end of the world” per “Artissima 2012”. Sedi delle mostre: castello di Rivoli, GAM galleria civica di arte moderna e contemporanea, Fondazione Sandretto re Rebaudengo, fondazione Merz e Palazzo Madama.
Fino al 6 gennaio 2013 “Metropolis il capolavoro ritrovato”. L’opera restaurata di Frtiz Lang sarà visibile al Cinema Massimo, mentre materiali di scena e reperti saranno esposti alla Mole Antonelliana.

LUCA CALCAGNO

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