29 Aprile 2013
Le opere del pittore Ruffino "come finestre sull'anima"

Sabato 20 aprile è stata inaugurata presso la Galleria Porta Ferrata ad Avigliana la “personale” del pittore Marcello Ruffino, nativo di Giaveno. Tale incontro è stato organizzato dalla giornalista Anna Maria Gai, promotrice dell’iniziativa e allestita dal pittore medesimo con la moglie Liliana. Questo artista risiede ad Avigliana da ben 24 anni, ma per molti decenni è vissuto in Argentina ove ha conseguito diversi premi e ha iniziato la sua carriera artistica accanto a pittori di fama quali Grela, Gatti, Vanzo, Mijalichen. Erano ben quattro anni che non esponeva più le sue opere. Una retrospettiva dei suoi quadri verrà però solo presentata fra altri quattro anni al compimento dei suoi 50 anni di attività artistica. La particolarità della mostra attuale è che sono esposti quadri degli ultimi 5 anni del pittore (dal 2008 al 2013). Quasi “un album dei ricordi più recenti”, inaugurato davanti ad un pubblico attento e numeroso. Ruffino entusiasma per la sua semplicità interiore e per la personalità. Notevoli sono i suoi lavori professionali su esterni ( chiese, piloni votivi, particolari di facciate di abitazioni “trompe-l’œil”, meridiane…). La mostra è stata patrocinata dal Comune di Avigliana e l’invito ricalca una frase che fotografa l’immagine di questo bravo artista: «Io non credo nell’ispirazione, in realtà dipingere è una necessità, un bisogno che diventa quasi un dovere, anche per mostrare agli altri ciò che può essere racchiuso in ognuno di noi: chissà in quante persone c’è una vocazione artistica nascosta, che non sa o non può uscire dal proprio guscio e che è desinata a rimanere inespressa».
Un bagaglio pieno di storia e di tanti chilometri quanto quelli che separano l’Argentina dall’Italia, un percorso fatto di profonda passione per l’arte, di grande forza di volontà, di sincera sensibilità d’animo e di tanto studio: questi gli elementi fondamentali che hanno caratterizzato la formazione artistica e personale di tale pittore. Questa mostra pertanto ci restituisce uno spaccato delle tappe più recenti di tale ricerca in pieno connubio di idee e di scelte mirate presentandoci 37 quadri suddivisi in due sezioni tematiche: i paesaggi (8 tele) e le nature morte (29 dipinti). Per dare solo un brevissimo cenno all’attività pittorica del passato vi sono due tele esposte su un cavalletto, la prima all’ingresso (dipinto del 1977) e la seconda in una delle sale interne della mostra (autoritratto del 1976). Diverse le personalità presenti in sala tra le quali la Guida Alpina Franco Girodo, i pittori Vinicio Perugia, Giuseppe Giacone, Arnaldo Benedetto e il ceramista Piero della Betta. L’esposizione dei suoi quadri si protrarrà sino al 5 maggio.
Lodovico Marchisio

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