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Fatti e opinioni  

L'Anffas protesta: da settembre nessuna presa in carico fisioterapica per la riabilitazione neuromotoria

L'Anffas protesta: da settembre nessuna presa in carico fisioterapica per la riabilitazione neuromotoria

Dall’inizio di settembre non sono partite le prese in carico fisioterapiche dei ragazzi presso la riabilitazione neuromotoria dell’età evolutiva. Un pesante disservizio evidenziato in una lettera rivolta all’Asl To3 (e per conoscenza al CISS e agli organi di stampa) dalla presidente di Anffas Valli Pinerolesi, Patrizia Santavicca. Che denuncia: “alcuni ragazzi rischiano di perdere la capacità di camminare e altri hanno registrato una grave regressione”.

La lettera di Anffas Valli Pinerolesi

L’allarme delle famiglie

Sono a scrivere a nome dell’Anffas Valli Pinerolesi perché alcune famiglie si sono rivolte a noi lamentando l’assenza della presa in carico fisioterapica dei ragazzi presso la riabilitazione neuromotoria dell’età evolutiva a partire dal mese di settembre. Le famiglie ci hanno raccontato che sollecitando il servizio veniva detto loro che il tutto era temporaneamente sospeso ed è stato chiesto di attendere una futura telefonata per avere ulteriori comunicazioni.

Conseguenze devastanti sui ragazzi

Il disservizio mi pare molto grave: la mancanza di fisioterapia per alcuni ragazzi è devastante, alcuni rischiano di perdere la capacità di camminare e altri hanno registrato una grave regressione. Con l’assenza delle fisioterapiste che conoscono i bambini e i ragazzi da anni, si è registrata una difficoltà nella prescrizione degli ausili e delle ortesi, vengono a mancare i contatti ed il lavoro sinergico con la scuola, con i servizi sociali, con i tecnici ortopedici, con i professionisti sanitari di altre strutture interne ed esterne alla ASL. Verranno a mancare attività istituzionali come l’elaborazione e la firma dei PEI. Le famiglie sono molto provate e portano tutta la loro preoccupazione che si esprime, in alcuni casi, con la perdita di funzioni neuromotorie precedentemente acquisite e con la relativa riduzione di autonomie nell’attività della vita di tutti i giorni. Vorremmo sapere cosa pensate di fare a riguardo.

Raccolta firme e richiesta di un incontro all’Asl

Noi, raccolte le preoccupazioni, siamo partiti con una raccolta di firme da parte delle famiglie interessate e vogliamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica quanto stia succedendo. Vogliamo avere informazioni sulla ripresa in carico fisioterapica dei pazienti. Con le famiglie ed i genitori rimaniamo in attesa di una risposta a questa nostra lettera e ci auguriamo una proficua collaborazione per la risoluzione del problema. Colgo l’occasione per porgere cordiali saluti e attendo una Vostra proposta di incontro.

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