8 Maggio 2013
La via delle Carbonaie

Claudia Prinzio è laureata all’università di Torino in Scienze Naturali, da anni collabora col il museo di scienze naturali di Pinerolo e con il CeSMAP. Con quest’ultimo ha ripreso la Via delle Carbonaie per poter realizzare con le classi e le estati ragazzi (ma anche per gruppi di adulti ) un percorso naturalistico e antropologico che permetta di conoscere un pezzo del nostro passato. «Il percorso delle carbonaie – spiega Claudia – è stato realizzato anni fa riproducendo dal vero le carbonaie, illustrandone i diversi passaggi di costruzione, fino alla realizzazione di una carbonaia vera e potenzialmente funzionante! C’è la possibilità di accenderla o almeno c’è scritto così sul cartello: chissà se lo fanno ancora! Però bisognerà contattare persone specifiche».
Nel suo studio ha percorso il sentiero svariate volte fino a raggiungere Casa Canada e l’ha analizzato dal punto di vista ambientale e climatico per capire le relazioni che stavano alla base della presenza delle carbonaie in questo luogo specifico. «Ho poi realizzato un parallelismo con un’altra valle (quella di Grandubbione, frazione di Pinasca) dove questa attività era anche presente – prosegue Claudia – Dal punto di vista climatico sono simili, anche per la stessa orientazione della valle. Le precipitazioni permettono una vegetazione arborea adatta a produrre carbone vegetale di buona qualità». Inoltre ha notato che la distanza dai centri abitati e la comunicazione tra le due vallate per mezzo dei passi montani hanno permesso uno scambio di merci e persone f no all’inizio del secolo scorso. Questi lavori realizzati nella boscaglia da uomini costretti a restare lontani dalle famiglie a volte per intere giornate (le carbonaie erano pronte dopo circa una quindicina di giorni di cure costanti, diurne e notturne) hanno visto nascere una serie di miti e leggende di personaggi che incutevano terrore ai bambini ma anche ai grandi, al punto che per la paura una borgata di Gran Dubbione è stata abbandonata.
gico è anche possibile notare lungo il percorso tracce di abitazioni del passato e materiali lavorati con metodologie tipiche delle nostre zone. «Ho analizzato – aggiunge Claudia – la presenza della fauna legata alla vegetazione. C’è poi tutto il discorso del rimboschimento e quindi dell’intervento umano che però non riesce a ricreare un ecosistema cioè quell’equilibrio fragile e complesso tra i vari componenti che esiste a livello naturale».
Le Estate Ragazzi che desiderano sperimentare questa camminata piacevole e istruttiva possono telefonare al CeSMAP (0121.794382) e prenotare la giornata. Claudia sarà felice di accompagnarle!
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