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LA STUPENDA FALESIA DI MONTESTRUTTO

LA STUPENDA FALESIA DI MONTESTRUTTO

Una falesia di roccia oggi è tanto più frequentata quanto più essa può offrire al visitatore.

La Falesia di Montestrutto (Settimo Vittone) è talmente importante che le è stata dedicata persino una guida cartacea di Gianni Predan dal titolo: “Statale 26 arrampicata nella Valle Dora Baltea Canavesana” e appare anche su molti siti di arrampicata. Va pertanto segnalata, in quanto è stato persino edificato un bar – ristorante (Vertical Rock) all’interno di essa, punto di ristoro per gli alpinisti. Vi è poi un “Parco Avventura”  e un’area giochi per i più piccoli; un campo di pallavolo e 4 campi di bocce completano la struttura. Un luogo, in parole povere, ideale per recarvisi con la propria famiglia.

Oltre alle numerosissime vie di arrampicata, il curato prato inglese che fa da piacevole contorno alle vie in oggetto. Accanto alla parte finale ove vi sono le vie più lunghe e impegnative, si erge un monolito naturale che ricorda in tutto e per tutto in miniatura il Cervino, tanto che le vie che lo contraddistinguono prendono il nome dai passaggi e dalle vie più significative che caratterizzano il nostro più nobile “scoglio d’Europa” (così è definito il nostro colosso delle Alpi). Vi è inoltre una facile “via ferrata” che conduce sul punto più alto della falesia (ottimo panorama). Ogni via ha una targhetta d’ottone per l’individuazione della salita che si sta effettuando, ma non sono riportati i gradi di difficoltà.

 

Come raggiungere l’anfiteatro roccioso 

L ‘anfiteatro roccioso è percorribile tutto l’anno salvo nevicate improvvise per la modesta quota (280 m circa). La felice esposizione a sud-ovest, il dislivello inesistente, l’avvicinamento pianeggiante curato con selciato e i soli 5 minuti che occorrono per raggiungere le prime vie, l’ampio parcheggio posto all’esterno, ne fanno veramente una meta irrinunciabile.

Unico neo, un ripetitore dell’energia elettrica posto però molto distanziato dalla falesia in oggetto. Le difficoltà delle vie vanno dal 3a al 7c ed è stata realizzata nel 2008 con chiodatura impeccabile. Lunghezza minima degli itinerari: 10 m – lunghezza massima degli itinerari: 40 m. Località d’individuazione: Montestrutto (Settimo Vittone).

Accesso: Percorrendo la SS26 nel tratto tra Ivrea e Quincinetto si trova il Comune di Settimo Vittone, se si proviene dall’autostrada l’uscita consigliata è Quincinetto. Poco prima di Settimo (provenendo da Ivrea) c’è la frazione di Montestrutto, molto evidente accanto alla statale vi è una centrale elettrica dietro la quale corre parallela una strada (cartello indicatore: Montestrutto) che immette nel parcheggio del prato sotto le pareti ben visibili.

Alberto Rossignoli e Lodovico Marchisio

 

 

CARNEVALE DI IVREA
Il primo settore che si incontra sulla sinistra, caratterizzato da una prevalenza di vie facili alcune con una chiodatura particolarmente ravvicinata su misura per i bambini Consta di 18 vie dal 3a al 6b (per tutti i gusti davvero).

RETRO BAR
Settore vicino al luogo “ristoro” ed è anche il settore centrale della falesia, molto articolato con vie di tutti i tipi. 8 vie dal 4a al 5a. Alcune vie raggiungono i 30 m di sviluppo.

IL CUORE
Settore posto un po’ più in la su una rampa ascendente verso sinistra. Altezza massima 35 m. Antepone vie di 6a e 6b anche di 2 lunghezze di corda.

VIA LATTEA

Settore a fianco – 9 vie dal 3c al 5b.

ULIVETO SAN FRANCESCO
Questo settore richiede un avvicinamento di altri 5 minuti oltre gli avvicinamenti abituali, ma in compenso offre un bel panorama sulla zona e la visita ai magnifici terrazzamenti utilizzati dalle vigne e dagli ulivi. 13 vie dal 4a al 6b+ anche di più lunghezze di corda.

SMALL WALL

Settore a fianco – 4 vie dal 3b al 6c+

PARETE DELL’EDERA

Parete verticale di una trentina di metri che presenta tiri lunghi. La parete può presentarsi particolarmente umida durante i periodi più piovosi. 7 vie dal 6a al 6c+ (tutte di notevole impegno). Altezza massima 32 m.

LE MURA

È il settore più imponente della falesia, quello su cui si erano cimentati i primi salitori. Consta di 6 vie dal 6a al 6c con molte protezioni e altezza massima di 35 m.

BIG WALL

È questo il settore con le vie più difficili e lunghe (5 in tutto per ora), quasi tutte dotate di sosta intermedia per le calate, per chi non si sentisse di andare fino all’ultima catena posta a 40 m da terra (è questo anche il settore con le vie più alte).

Raggiungono queste vie anche il massimo grado della falesia: 7c

PICCOLO CERVINO

Monolito, di cui ho parlato all’inizio, dalla bizzarra forma di un curioso masso piramidale posto sotto il settore delle mura; per la sua forma ricorda il Cervino, dai cui storici itinerari di salita sono stati tratti i nomi delle vie. Partendo da sinistra (lato Nord) abbiamo quindi le vie (In questo solo caso le cito tutte): Hornli 4c, Corda della sveglia 5c, Scala Jordan 5a, Cresta del Leone 4c, Zmutt 7b, Furggen 5c

FRANGIVENTO – MURASSA (lati sinistro e destro)

5 vie sul lato sinistro dal 4c al 6b+, 7 vie sul alto destro dal 5c l 6a+

 

FRANGIVENTO – LASASS (Ovest, Sud ed Est)
Sul lato ovest, 7 vie dal 5a al Fort 6c+ – Roccia scagliosa

Sul lato Sud, 5 vie dal 3a al 7a+

Sul lato Est, (per finire) 11 vie dal 3a  al 6b.

 

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