16 Novembre 2023
La stampa turistica alla scoperta della Val Germanasca
Coldiretti ha organizzato un Tour per giornalisti e blogger specializzati nel settore alla scoperta dell’enoturismo della val Germanasca.
Coldiretti Torino ha portato in val Germanasca un gruppo di ventuno, tra giornalisti e blogger enologici ed enogastronomici, per fare conoscere i progetti di valorizzazione del territorio che ruotano intorno alla produzione vinicola.
Un contorno delle Atp Finals
Il tour è stato uno degli eventi collaterali delle Nitto Atp Finals, in corso a Torino, ed è stato realizzato con il contributo della Camera di Commercio.
Le miniere di talco e L’Autin
I giornalisti e i blogger specializzati hanno visitato le gallerie delle miniere di talco di Fontane, nel comune di Prali, dove, nelle miniera Paola e Gianna vengono affinati gli spumanti della cantina “L’Autin”. Qui, nei vuoti a un Km di profondità in mezzo ai filoni di talco, il fondatore di L’Autin, l’imprenditore del settore lapideo (Pietra di Luserna) Mauro Camusso, ha spiegato il metodo di vinificazione degli spumanti ottenuti da uve Pinot Nero e Chardonnay vendemmiate tra Bagnolo e Barge. In queste gallerie al buio totale a 10 gradi di temperatura e 90% di umidità, si affinano le bottiglie per almeno 36 mesi.
Il pranzo è stato offerto da Coldiretti Torino presso l’agriturismo di Campagna Amica e Terranostra, La Chabranda, a Pomaretto, azienda agricola si occupa di produzione orticola, frutticola, vitivinicola, allevamento bovino e soggiorni educativi.
Carni, formaggi e piatti valdesi
Qui, una dei titolati, Lara Ribet, ha spiegato la provenienza aziendale dei prodotti utilizzati in cucina ad iniziare dalle carni di razza piemontese e dal latte utilizzato per i loro formaggi, tra cui il gustoso “Dahu”. Il pranzo è stato a base di piatti valdesi e piemontesi ed è stata anche l’occasione per spiegare il mondo dell’agriturismo di Campagna Amica.
Uve autoctone e vini di qualità
Nel pomeriggio il gruppo ha visitato le vigne dove si coltivano i vitigni che compongono il Ramìe. I vigneti a picco su Pomaretto e sulla confluenza val Germanasca-val Chisone sono coltivati dai produttori di questo vino che è parte della denominazione “Pinerolese Doc” con il nome “Pinerolese Ramìe”. Qui i produttori del Consorzio Terre del Ramìe assemblano uve autoctone come
- Avanà
- Avarengo
- Becuet
- Chatus
- Blanchet
per ottenere un vino rosso che con il cambiamento climatico sta modificando le sue caratteristiche raggiungendo livelli di qualità un tempo difficili da ottenere.
Il consorzio del Ramìe
Come ha spiegato il sindaco di Pomaretto Danilo Breusa (anch’esso produttore di Ramìe) al consorzio aderiscono 9 agricoltori per una produzione di circa 10.000 bottiglie.
Volo del Dahu e non solo
Una produzione di nicchia che Coldiretti Torino intende promuovere e che il Comune ha valorizzato realizzando sulle vigne panoramiche
- un punto di osservazione e degustazione (“Il Ciabot di Pomaretto”)
- casette per soggiorni romantici in vigna (le “Ramìe Glamping”)
- una vertiginosa zipline, “Il volo del Dahu” dove dalle vigne si può raggiungere il versante opposto, a oltre 100 all’ora, assicurati a una fune d’acciaio
La promozione dei vini di montagna
L’iniziativa di Coldiretti Torino si inserisce in una campagna per promuovere i vini delle montagne torinesi che stanno ottenendo ottime annate grazie al clima che cambia.
Dal cambiamento climatico nuove prospettive per la viticoltura
«Il cambiamento climatico – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – apre una prospettiva nuova per una viticoltura che ha sempre lottato con le temperature basse e con le difficoltà ad arrivare alla completa maturazione dei grappoli. Oggi i nostri rossi alpini come il Ramìe possono giocarsela con tutti gli altri vini raggiungendo alte gradazioni e contenendo l’acidità. Addirittura si assiste a vendemmie precoci proprio per evitare gli eccessi che potrebbero compromettere i profumi piacevoli che rilasciano all’assaggio».
Maggiori risorse per le denominazioni locali
Coldiretti Torino propone di «investire più risorse nella promozione delle denominazioni locali e nella conoscenza dell’enogastronomia delle valli ben rappresentata dal sistema degli agriturismi Terranostra di Campagna Amica. Attuare una normativa sul riordino fondiario per permettere di aggregare e coltivare terreni di cui non si conoscono nemmeno più i proprietari. Modificare i disciplinari di produzione per adattarli alle nuove condizioni. Creazioni di nuove infrastrutture sostenibili che permettano di raggiungere le vigne in quota. Sostegni per le aziende che praticano viticoltura e vinificazione in montagna. Ridurre il numero di animali selvatici che colpiscono i germogli e i grappoli maturi».
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