La Regione e il Coronavirus: Il sistema Paese funziona. Niente allarmismi
«Lavoriamo per costruire, nel miglior modo possibile e velocemente, una rete nazionale epidemiologica, evitando inutili allarmismi e rilevando come la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ritenga che già ora l’Italia abbia impostato le misure più significative a livello mondiale. Sosteniamo l’efficacia dei processi e dei disciplinari sanitari, al fine di garantire la migliore prevenzione per la salute dei cittadini. Il sistema Paese sta funzionando, siamo tutti impegnati per migliorare ulteriormente il livello di coordinamento Ministero-Regioni».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, nonché coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro svoltosi oggi al tavolo convocato a Roma dal ministro della Sanità, Roberto Speranza, sull’emergenza del Coronavirus.
«Il ministro ha fornito un’informativa sull’epidemia Coronavirus per accelerare l’efficacia operativa delle misure preventive – riferisce Icardi -, ringraziando del lavoro finora svolto e della fattiva collaborazione Ministero-Regioni».
Nel pomeriggio, lo stesso assessore regionale Icardi aveva inviato una nota al Consiglio regionale del Piemonte spiegando che “le indicazioni ministeriali riguardano, in particolare, la definizione di caso e le modalità di segnalazione al sistema di sorveglianza regionale e nazionale; le misure di biosicurezza da adottare nelle strutture cliniche e in caso di isolamento domiciliare del paziente; le procedure e i materiali per la protezione individuale degli operatori sanitari, la disinfezione e protocolli specifici per le diagnosi di laboratorio”.
«Come noto – ha specificato Icardi – in Piemonte non sono presenti aeroporti con voli intercontinentali. Al momento l’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera ha provveduto ad affiggere materiale informativo nell’aeroporto per i viaggiatori internazionali, come da indicazioni ministeriali, in attesa di nuove disposizioni». Tali indicazioni ministeriali sono state ricevute dal Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Seremi) il 22 gennaio e comunicate a loro volta alle Direzioni generali e sanitarie di Aso e Asl e ai Dipartimenti di Prevenzione delle Asl di tutto il Piemonte.
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