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Territorio  

La “Corona Verde” cinge anche Avigliana

La “Corona Verde” cinge anche Avigliana

22 dicembre 2014

Val Susa. Inaugurata la nuova passerella ciclopedonale sulla Dora Riparia

Anche Avigliana è diventata ufficialmente uno dei fulcri del progetto regionale “Corona Verde”. L’obiettivo è quello di tutelare il patrimonio naturale della cintura di Torino per creare un contorno di pregio alle residenze reali sparse sul territorio. Al centro del progetto il potenziamento della fruizione degli spazi verdi: parchi, fiumi e altri spazi naturali che possono diventare meta di interessanti e piacevoli gite per turisti ed escursionisti.
Ad Avigliana sabato 13 si è svolta l’inaugurazione del progetto locale di Corona Verde, che prevede la messa in sicurezza della sponda destra della Dora Riparia e la rinaturalizzazione della sponda sinistra. Alla cerimonia erano presenti anche il Club Alpino Italiano, rappresentato dal Presidente dell’Intersezionale Valle di Susa e Sangone Piero Scaglia, e la Commissione CAI per la tutela dell’ambiente montano del Piemonte e della Valle d’Aosta.
I ciclisti dell’associazione Biketrack sono partiti alle 10.30 dalla nuova passerella ciclopedonale in zona Ponte Dora e hanno percorso tutto l’asse fluviale.
Arnaldo Reviglio, consigliere comunale e capo gruppo della maggioranza, ha spiegato l’importanza di questa iniziativa di riqualificazione del Parco della Dora che dall’alta valle di Susa coinvolge tutti i comuni della bassa valle, Alpignano, Pianezza, Collegno fino al Parco della Colletta di Torino, transitando accanto al Parco della Pellerina. Le escursioni del CAI transitano in quest’area molto spesso, e infatti il 19 aprile prossimo diverse sezioni unificate percorreranno il nuovo itinerario in progetto nel tratto che toccherà i comuni di Avigliana, Almese e Caselette.
Il sindaco di Avigliana Angelo Patrizio ha provveduto al taglio del nastro alla presenza di molti consiglieri comunali, delle forze dell’ordine, del vicesindaco di Almese Claudio Piacenza e dei rappresentanti di Sant’Ambrogio, Caselette e del Patto Territoriale della zona ovest. «Tre sono le cose importanti che unisce quest’inaugurazione – ha dichiarato Patrizio – la sicurezza, l’ambiente e soprattutto l’idea di un modo nuovo di vivere il nostro territorio. Abbiamo trasformato quest’argine in una pista ciclabile e pedonale che si inserisce in un progetto ancora più ambizioso che vede uniti molti comuni. Mai come in questo momento ci sono le condizioni di volontà politica per dare ai cittadini aree verdi sicure e pulite».
Ha preso poi la parola l’architetto Paolo Caligaris, direttore dei lavori pubblici per la città di Avigliana, che ha espresso la propria soddisfazione nel vedere il successo di un progetto (nato a seguito dell’alluvione del 2000) che oggi dona alla cittadina una nuova area sul lato destro idrografico della Dora, grazie alla messa in sicurezza delle sponde, al rifacimento delle fognature distrutte dalla piena del fiume in vari tratti e agli interventi effettuati sul canale Naviglia.
Il responsabile delle tre parrocchie di Avigliana, don Ugo Bellucci, ha guidato una preghiera a cui è seguita la benedizione del nuovo tratto ciclopedonale.
È stata inoltre segnalata ai presenti un’area degradata sulla sponda opposta del fiume, situata oltre la passerella pedonale, che a breve interesserà un nuovo intervento di Corona Verde.
Sono infine intervenuti Adriano Sozza, assessore all’urbanistica e al territorio di Rivoli (comune capofila dell’area ovest di Corona Verde) e Alberto Valmaggia, assessore regionale all’ambiente, urbanistica, programmazione territoriale e paesaggistica, sviluppo della montagna, foreste e parchi.
Per ultima ha parlato la neo eletta assessore all’ambiente di Avigliana Giulia Bussetti, che ha concluso con un intervento mirato su ciò che l’area naturale della Dora Riparia potrebbe diventare mediante un’adeguata presa di coscienza delle sue potenzialità. La Bussetti ha citato un importante esempio spagnolo in questo senso: «Recentemente sono stata nella zona del fiume spagnolo Manzanarre, dove è stata creata la più grande area protetta della Comunità di Madrid ed una tra quelle di maggior valore ecologico e paesaggistico. È stato infatti recuperato tutto l’asse fluviale un tempo degradato piantando nuovi alberi, creando piste ciclabili e riqualificando i quartieri circostanti creando un’area commerciale con negozietti e attività ricettive sulle sponde del fiume”. La cittadinanza di Avigliana si augura che un simile sviluppo ecocompatibile possa avvenire anche nella propria cittadina.

Lodovico Marchisio

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