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Città  

La Bochard è nostra: e adesso?

La Bochard è nostra: e adesso?

22 dicembre 2014

Pinerolo. Lo scorso 16 dicembre la firma dell’accordo, preceduta da un incontro pubblico

Prosegue il lungo e complicato percorso verso la riqualificazione della caserma Bochard di Pinerolo. Lo scorso 16 dicembre, presso il municipio di Pinerolo, è stato firmato l’accordo di valorizzazione per l’acquisizione formale dell’immobile dal parte del comune, cui seguirà, in circa sei mesi, il trasferimento a titolo gratuito del bene dal demanio al comune mediante atto notarile. Firmatari dell’accordo sono stati il sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Ernesto Alemanno e il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, Mario Turetta; quest’ultimo, assente a Pinerolo dove è stato rappresentato dalle funzionarie Norma Alessio e Stefania Dassi. Buttiero ha sottolineato l’importanza di tale accordo, in quanto la caserma Bochard rappresenterebbe per Pinerolo la prima vera opportunità di sviluppo socio-culturale dopo il periodo manifatturiero e militare della città, con potenzialità anche in ambito turistico. Tale risultato è stato reso possibile, secondo il sindaco, soprattutto grazie alla collaborazione tra il Comune (inteso come amministrazione e uffici), l’Agenzia del Demanio e la Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici. Buttiero ha inoltre garantito il rispetto del cronoprogramma progettuale che prevede la conclusione entro un anno di uno studio di fattibilità sul nuovo polo culturale che la Bochard dovrebbe ospitare, e il positivo completamento del lungo iter di riqualificazione: «Come sempre non mancano i “gufi” che sospettano che il progetto fallirà; io sono assolutamente ottimista, ma se proprio l’iniziativa non dovesse andare in porto la caserma tornerebbe in mano al demanio che sicuramente saprà disporne nel modo migliore». Anche Ernesto Alemanno ha espresso soddisfazione per l’andamento del progetto che porterà nuova vitalità alla ex caserma. Proprio lo studio di fattibilità che è in fase di avvio in questi giorni è stato al centro delle riflessioni proposte dalla sezione pinerolese di “Italia Nostra” lo scorso 15 dicembre nell’incontro “Caro Sindaco, la piazza del sapere che vorremmo per Pinerolo”. Dopo aver consultato esperti del settore bibliotecario quali Antonella Agnoli, Paolo Messina e Giampiero Casagrande, il comitato ha espresso le proprie perplessità e proposte in merito al nuovo polo culturale attualmente in fase di studio. Dall’analisi di Italia Nostra emergono cinque parti fondamentali della vecchia struttura in fase di rinnovo, ovvero il cortile e i quattro edifici in elevato. Il corpo fondamentale, in questa prospettiva, è il fabbricato B (su via Cambiano) che ospiterebbe un desk di orientamento e reference, una grande sala di lettura con emeroteca, un barristorante e le funzioni commerciali (libreria, negozio di informatica) con di fronte posti auto e rastrelliere per biciclette. Questo fabbricato andrebbe connesso con un passaggio coperto alla Palazzina Comando dove troverebbero collocazione la biblioteca di conservazione e ricerca, il magazzino, gli uffici del personale e del direttore, il centro rete e un nuovo museo dei reperti che l’archivio storico della biblioteca possiede. Nel fabbricato C, Italia Nostra posizionerebbe la biblioteca delle età (infanzia, ragazzi e terza età), la sezione multimediale ed i laboratori (musica, pittura, ecc), sedi di associazioni, informagiovani e patronati di assistenza fiscale. Nella palazzina D si potrebbero ricavare una grande sala per convegni, concerti, rappresentazioni, mostre temporanee e piccole fiere (osservazione in aperta polemica contro il Palared di Abbadia). La corte centrale diverrebbe la vera e propria “piazza del sapere” con passaggi coperti per di raggiungere i quattro corpi di fabbrica e aree verdi. Italia nostra suggerisce in generale al comune di Pinerolo una grande attenzione nel contesto della valorizzazione degli immobili demaniali: si potrebbero effettuare interessanti valutazioni su edifici quali i complessi veterinari e la mascalcia vicini alla stazione, ma occorre evitare con attenzione il «corto circuito fra costi di impianto e gestione e la quantità di strutture disponibili». Quest’ultimo risulta essere un tema di grande attualità, infatti il sindaco Buttiero, in occasione della firma dell’accordo ha ricordato i procedimenti in corso da parte del comune di Pinerolo per la valorizzazione e, laddove necessaria, l’acquisizione di altri importanti immobili del centro città, quali i “portici blu” e la caserma dei Carabinieri.

Miriam Paschetta

P1330971 - Copia

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