6 Maggio 2013
La bella storia della Perosina: ieri, oggi, domani

La titolata società della Val Chisone, campioni e appassionati nel nome delle bocce
Ieri

I sogni più belli diventano sovente realtà. Le fiabe si trasformano in storia. Le imprese dei “grandi”, ma anche di persone semplici passano nel tempo, ma restano indelebili nella memoria degli uomini e sui documenti ingialliti dal tempo a testimonianza del loro impegno per la comunità in cui hanno vissuto. Così è, per la società bocciofila “La Perosina”, nata nel lontano 1953, seppure la data ufficiale della fondazione risale nel 1963, dieci anni dopo. La grande metamorfosi del gioco con il passare degli anni. “Dal libero”, durante le domeniche e le “feste comandate” anche in settimana nelle ricorrenze patronali sulle piazze acciottolate o strade sterrate del paese, in camicia con le maniche rimboccate e i pantaloni risvoltati, “al tracciato” su terreni delimitati da regole precise e l’obbligo della maglia sociale. Gli antesignani e fondatori de “La Perosina” erano delle persone molto note a Perosa Argentina e in Valle: il cav. Giuseppe “Beppe” Bertalotto, cav. Giuseppe Suita, Giovan Battista Cremaschi, Sergio Legger e Ferdinando Data che realizzò nella sua officina di Pinasca, su scala artigianale nel 1952, oltre alle attrezzature meccaniche di precisione, la produzione e vendita delle prime bocce in bronzo in Italia. Il palmares della squadra valligiana in serie A inizia con il Campionato 1999/2000. In 13 anni è lievitato con numerosi successi. Basta ricordare nel 2007, il titolo di Campione d’Italia di serie A vinto a Loano e il secondo posto nello stesso anno a Zagabria nella “Coupe d’ Europe des Clubs”.
Oggi
La società ha ottenuto un prestigioso secondo posto nel Campionato Italiano di Società Serie A sempre a Loano superata nella finalissima dalla formidabile squadra eporediese GSRO-BRB. Al bocciodromo comunale di piazza Abegg sede della società c’è un bel clima di stima e d’affetto reciproco tra i vari dirigenti e soci.
Il presidente Guido Ribet dice: «Il bilancio del Campionato 2012/2013 è senza dubbio molto positivo. In tutte le categorie dai più giovani ai senior, non solo della serie A, abbiamo conseguito dei prestigiosi risultati l’elenco sarebbe lungo. Voglio aggiungere il grande aiuto della famiglia Data, dei collaboratori e i componenti del Consiglio Direttivo tutti insieme a formare un solido gruppo». Giancarlo Data Presidente onorario con la grande passione per le bocce ereditata dal papà Nando conferma la soddisfazione: «Disputare una finale nazionale è sempre molto onorevole. Il risultato è giusto poiché la BRB Ivrea ha un qualcosina di più di noi e hanno vinto. Vorrei ricordare che negli ultimi sette anni abbiamo conquistato 11 titoli italiani. Difficoltà non mancano, ma con la disponibilità e il gioco di squadra sono superabili». Elio Bert d.s. che alle parole sostituisce i fatti conclude: «Molto bene abbiamo raggiunto il massimo traguardo con le nostre disponibilità. Obiettivo centrato e anch’io sono soddisfatto del comportamento dei giocatori. Gli avversari BRB e Pontese saranno ancora più forti con l’arrivo di rinforzi e il futuro non è roseo».
Domani
Gli eredi della Perosina sono i giovani della “Scuola Bocce” nata nel 2005. Aperta a tutti i bambini dalla scuola primaria fino all’ultimo anno delle superiori. Due gli allenamenti settimanali, con gli istruttori FIB nel ruolo di educatori sportivi scolastici: Mara Pascal e Flavio Perrone inoltre tre collaboratori esterni: Gabriele Bernardi, Roberto Villielm, Edmondo Tron. Oggi il vivaio è composto da: Esordienti n.5; Ragazzi 7; Allievi 3. Avanti tutta Perosina con i giovani e le bocce colorate “Boulenciel” made in Val Chisone.
Giovanni Berger
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