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Pianura  

Kastamonu. Il comune di Frossasco dice no al consumo di suolo, il Comitato chiede chiarimenti

Kastamonu. Il comune di Frossasco dice no al consumo di suolo, il Comitato chiede chiarimenti

Lo scorso 23 giugno il sindaco di Frossasco Federico Comba ha fatto sapere che il comune ha risposto al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) in merito alla riattivazione dello stabilimento Kastamonu (ex-Annovati-Trombini) indicando che «l’avvio del procedimento di variante urbanistica semplificata non risulta conforme alle norme di legge e si tradurrebbe in un ingiustificabile consumo di suolo su aree a destinazione agricola». 

Il Comitato Frossasco Ambiente, che è ricorso ad un avvocato per velocizzare l’accesso agli atti del SUAP, sospetta che l’azienda possa «chiedere ulteriori ampliamenti in un secondo momento» e, in un comunicato, domanda chiarimenti al comune circa la variante in questione. «In base al progetto depositato a marzo 2021 – si legge – la multinazionale turca dovrebbe necessitare di più varianti urbanistiche: – una deroga all’art.26.5 del piano regolatore che vieta gli inceneritori. – altra deroga perché il piano regolatore che permette di costruire internamente al sito solo 5mila m2 e non i 20mila che vorrebbe la società; – una variante alla viabilità per i circa 200 tir al giorno che attraverserebbero il Pinerolese».

La richiesta all’Amministrazione è di «chiarire la sua posizione» e «il relativo stato del procedimento, rendere pubblici i documenti presentati al SUAP, o quanto meno inviarli con celerità a chi ne ha fatta richiesta».

 

 

 

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