#IncendioTechnima. ARPA Piemonte tiene d'occhio acqua e aria
Con l’incendio circoscritto ma ancora attivo, continuano i monitoraggi dell’aria con strumentazione da campo da parte di ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) Piemonte. Finora, fanno sapere i tecnici “i rilevamenti sul luogo dell’incendio hanno dato esito di 8 microgrammi al m³ di COV (Composti Organici Volatili) nella zona dell’incendio, all’interno dello stabilimento.
Nella zona abitata più prossima all’incendio 300-400 metri il valore è 0.08 microgrammi al metrocubo di COV (100 volte inferiore rispetto a quello registrato all’interno dell’azienda)”.
Foto Walter Molinero
In parte della cittadinanza sono sorte delle preoccupazioni legate a un eventuale inquinamento fluviale a causa delle acque di spegnimento, che, in grande quantità, sono uscite dal perimetro dell’impianto interessato dall’incendio e si sono riversate nel rio Torto (che va verso il torrente Chisola), dove si è verificata la moria di una decina di pesci. Per scongiurare altri danni, un escavatore sta facendo una diga per fermare le acque di spegnimento e per salvaguardare il torrente e la fauna che lo popola.
ARPA continuerà con i suoi controlli sia dell’aria che delle acque e i risultati dei monitoraggi saranno costantemente comunicati ai Vigili del Fuoco e agli enti competenti per l’adozione delle eventuali misure da adottare.
Rosanna Napoli, consigliere di minoranza di Frossasco
Nel frattempo Rosanna Napoli, consigliere di minoranza di Frossasco e in prima linea nella questione controversa della riapertura (con inceneritore) di Kastamonu ha proposto sul suo profilo Facebook la seguente riflessione: “A Roletto prende fuoco uno stabilimento di vernici spray classificato “A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE” per la gravità di impatto che può avere.
A Luserna san Giovanni ce n’è un altro, la fabbrica di colle Kastamonu, che rischia di essere spostato a Frossasco. Due stabilimenti a rischio di incidente rilevante entro 1 km?
Oggi siamo chiamati a difendere i nostri territori da questi disastri e a creare il migliore equilibrio possibile fra noi, il diritto alla salute e al lavoro”.
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