20 Febbraio 2014
In un libro la spiritualità di San Francesco di Sales
Venerdì 21 febbraio 2014, alle ore 18, presso il Circolo Sociale (Via Duomo, 1) il Circolo dei lettori presenta il libro di Gianni Ghiglione “San Francesco di Salese. Padre, maestro ed amico” (edizioni Elledici). Si tratta del secondo volume che il sacerdote salesiano dedica al santo vescovo di Ginevra. Attraverso la fitta corrispondenza che San Francesco di Sales tenne nel corso della sua vita, l’autore ripercorre la sua vita, cogliendo i vari aspetti della sua personalità ricca di fascino.
In particolare risalta il suo cuore di uomo, sacerdote, vescovo e fondatore, e la sua straordinaria capacità di guida spirituale nei confronti di chi si affidava a lui. In questo secondo volume spiccano in particolar modo le lettere scambiate con Giovanna di Chantal, sicuramente la più conosciuta tra le sue Figlie spirituali, con la quale tracciò il progetto della fondazione dell’Ordine della Visitazione nel lontano 1610.
Il monastero della Visitazione di Pinerolo, 69° monastero dell’Ordine, ebbe origine nel 1634, ma la sua storia viene idealmente fatta iniziare nel 1622, quando San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra venuto a Pinerolo su incarico del papa Gregorio XV, pronunciò sulla collina della cittadina la nota profezia: «Qui un giorno vi saranno le mie figlie». Ed il periodo tra la fine del 1610 ed il 1622, ultimo anno della vita del Santo, è proprio quello al quale fa riferimento il secondo volume di don Ghiglione sulla “Spiritualità salesiana nelle Lettere” di San Francesco di Sales.
Il periodo storico della prima parte del seicento (sul qual secolo a Pinerolo si è svolto di recente un interessante convegno storico internazionale, nel Salone delle Feste del Circolo Sociale dove avverrà la presentazione del libro) vede le figure di Carlo Emanuele I, duca dello Stato Sabaudo che si era da poco ricostituito sotto il padre Emanuele Filiberto, e quella di Enrico IV, primo re Borbone sul trono di Francia, che fu ugonotto e si convertì al cattolicesimo. Entrambi conosceranno personalmente e nutriranno grande ammirazione per San Francesco di Sales. E poi il Sales conobbe anche il re di Francia Luigi XIII, figlio di Enrico e succedutogli alla sua morte avvenuta proprio nel corso del 1610, il quale, a differenza del padre che voleva Francesco vescovo coadiutore a Parigi , farà addirittura demolire l’antico castello dei Sales per la troppo fedeltà di questo casato ai duchi di Savoia.
Marco Invrea
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