Ottimi risultati per la rassegna teatrale estiva, che ha toccato tutte le Province piemontesi Le piazze d’estate dei piccoli comuni montani hanno ospitato, con successo, la quinta edizione della rassegna teatrale “Voci dei Luoghi”. Diverse migliaia di spettatori hanno potuto apprezzare l’evento, promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale piemontese in collaborazione con l’analogo organismo della Provincia di Torino e l’Uncem. Un “tour” che, dal 5 luglio al 28 agosto, ha toccato tutte le province con 25 serate, animate dalle rappresentazioni di quattro compagnie:Assemblea Teatro, Accademia dei Folli, Tekhné e Compagnia 3001.
“ E’ stato bello e importante vedere tanta gente apprezzare questo modo di far rivivere la memoria” dice Roberto Placido, vicepresidente del Consiglio Regionale. “ Teatro, musica e letture hanno raccontato le vicende dei luoghi che hanno segnato la storia della guerra e del dopoguerra della montagna piemontese che ha nella Resistenza e nella rinascita un decisivo snodo, diventandone il luogo simbolo”.
Si è partiti con la data inaugurale di Torino, in uno dei luoghi simbolo della lotta antifascista, il Sacrario del Martinetto, per concludere la rassegna il 28 agosto a Usseglio nelle Valli di Lanzo. La lunga “carovana” di attori e musicisti coinvolti nell’iniziativa ha messo in scena diversi testi teatrali che hanno compreso, tra l’altro, anche letture dei diari che chi ha vissuto gli anni della Resistenza in montagna.
“ Un intenso lavoro di ricerca fra le pagine scritte negli anni di guerra, e successivamente quando era venuto il momento di ricostruire, ha portato alla luce scritti, ora struggenti ora colmi di coraggio, di uomini e donne che vissero la Resistenza in terra piemontese”, sottolinea Roberto Placido.
La rassegna, in cinque anni, ha promosso 103 rappresentazioni toccando quasi tutte le località che sono state le principali “culle” della Resistenza piemontese. Una vera e propria rilettura sul campo, affidata alle interpretazioni teatrali, delle parole e delle storie di valli e uomini che, sessantotto anni fa costruirono le condizioni materiali di una nuova stagione di libertà da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione Italiana.