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Valanga a Vinadio, scialpinisti salvati grazie all'allarme satellitare

Valanga a Vinadio, scialpinisti salvati grazie all'allarme satellitare

Tre scialpinisti belgi, travolti parzialmente da una valanga a Vinadio il 13 marzo 2025, sono stati tratti in salvo grazie all’allarme satellitare del loro smartphone.

Nel pomeriggio del 13 marzo, un gruppo di tre scialpinisti di nazionalità belga è stato coinvolto in una valanga nel comune di Vinadio (CN), in Piemonte. L’allarme è stato tempestivamente lanciato poco prima delle 15 grazie al sistema di emergenza satellitare integrato negli smartphone di ultima generazione.

Gli scialpinisti stavano effettuando una traversata da Isola 2000 a Bagni di Vinadio quando, nella zona del Passo di Tesina, a circa 2100 metri di altitudine, sono stati travolti da un distacco nevoso. Fortunatamente, la valanga era di dimensioni contenute e li ha sepolti solo parzialmente, permettendo loro di liberarsi autonomamente. Tuttavia, i tre si sono trovati in difficoltà, non riuscendo a recuperare i loro sci nella neve profonda e impossibilitati a proseguire la discesa.

Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, è intervenuta l’eliambulanza del Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, che ha imbarcato un’unità cinofila da valanga e un tecnico del Soccorso Alpino per supportare l’equipe. I soccorritori sono stati calati con il verricello sul luogo dell’incidente.

Uno degli scialpinisti ha riportato un infortunio a un arto inferiore ed è stato trasportato in ospedale per le cure necessarie. Nel frattempo, i tecnici del Soccorso Alpino e il cane da valanga hanno effettuato una bonifica dell’area per escludere la presenza di altre persone coinvolte.

L’intervento tempestivo e l’efficacia del sistema di allarme satellitare hanno permesso di soccorrere rapidamente gli scialpinisti, evitando conseguenze più gravi.

Consigli per gli scialpinisti

  • Verificare sempre le condizioni meteorologiche e il bollettino valanghe prima di intraprendere un’escursione.
  • Essere equipaggiati con dispositivi di sicurezza, come ARTVA, pala e sonda.
  • Comunicare il proprio itinerario e l’orario previsto di rientro.
  • In caso di emergenza, utilizzare i sistemi di allarme disponibili, come il sistema satellitare degli smartphone.
  • Affidarsi sempre a guide alpine o a esperti del territorio.

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