“De Gasperi. Il coraggio di costruire”. È il nome della mostra che la Fondazione De Gasperi e la Fondazione Donat-Cattin hanno dedicato, con il sostegno della Compagnia San Paolo, al primo presidente del Consiglio della Repubblica, segretario e presidente della Democrazia Cristiana, fra i padri fondatori dell’Unione Europea; una delle figure più importanti della storia italiana del Novecento.

La mostra è stata installata nell’androne-salotto del Polo del ‘900 il 19 aprile e rimarrà visitabile fino al 30 giugno, dal lunedì al sabato, durante l’orario di apertura dello stesso, in via del Carmine 14, Torino.

E’ nata dalla collaborazione tra otto studenti e Maria Romana, figlia di Alcide De Gasperi e presidente onoraria della Fondazione, con lo scopo di far conoscere la vita dello statista con un percorso di visita insolito. L’itinerario attraversa tre isole tematiche, caratterizzate da documenti fotografici, lettere, rassegne stampa d’epoca e postazioni multimediali per ascoltare dalla sua voce i discorsi dello statista e assistere a filmati.

Non mancano neppure i suoi oggetti personali: gli occhiali, il testamento spirituale (in una teca posta all’inizio dell’itinerario), l’epistolario, i riferimenti all’Enciclica Quadragesimo anno di Pio XI redatta per i 40 anni Rerum Novarum di Leone XIII. E poi ancora il Codice di Camaldoli del 1943, manifesto politico programmatico della DC, nonché i libri che lo accompagnarono sempre: La Sacra Bibbia, La Divina Commedia e L’Imitazione di Cristo.

Ogni isola ha un nome: “L’identità – La Vocazione – Il Sogno”. La prima pone al centro della riflessione la famiglia e la terra di origine, il Trentino, capisaldi dell’identità del leader DC. La seconda si sviluppa lungo due direzioni: la vocazione alla vita politica, dal Partito Popolare alla nascita della Democrazia Cristiana, ai suoi incarichi politici a cavallo fra la liberazione e la costituzione della Repubblica, e la vocazione ad una vita nutrita dalla fede. Il Sogno riguarda il desiderio di vedere un’Italia democratica e un’Europa unita nella pace e nella giustizia. Sogno che riuscì a realizzare, divenendo il primo presidente del Consiglio italiano e presidente dell’Assemblea della CECA (la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, nata il 18 aprile del 1951 con i Trattato di Parigi) dal gennaio all’agosto 1954.

Daniele Barale 

Alcide De Gasperi

Alcide De Gasperi