30 Aprile 2025
Torino. Incidente sul lavoro: in 9 rinviati a giudizio

Grave infortunio a Porta Palazzo nel 2021: nove persone a giudizio per violazioni sulla sicurezza e sfruttamento del lavoro
La Procura della Repubblica di Torino ha disposto il rinvio a giudizio di nove persone in relazione a un grave infortunio sul lavoro avvenuto il 21 novembre 2021 nell’area del mercato di Porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa.
L’incidente, verificatosi durante le operazioni di smontaggio delle bancarelle intorno alle 17:30, ha visto un lavoratore italiano impiegato “in nero” rimanere gravemente ferito. L’uomo, addetto alla movimentazione di un banco motorizzato, ha subito una frattura scomposta della tibia, rimanendo incastrato negli ingranaggi del mezzo. Trasportato d’urgenza all’Ospedale San Giovanni Bosco, ha subito cinque interventi chirurgici e riportato un’invalidità permanente.
Le indagini, avviate immediatamente dai tecnici del Servizio SPreSAL dell’ASL locale e delegate al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Torino, hanno fatto emergere un quadro allarmante. È stata ricostruita una realtà quotidiana in cui centinaia di facchini, sia italiani che stranieri (molti dei quali irregolari o percettori di reddito di cittadinanza), movimentano circa 750 banchi a partire dalle prime ore del mattino. Tutto ciò avviene in condizioni di totale irregolarità, con compensi irrisori (20-30 euro a settimana per banco), senza alcuna tutela contrattuale, formazione o dispositivi di protezione individuale.
L’attività investigativa ha portato alla luce gravi carenze nella gestione della sicurezza e della legalità del lavoro. Al termine delle indagini, la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio delle nove persone per una serie di reati gravi:
- Indebita percezione del reddito di cittadinanza: per aver svolto attività lavorativa non dichiarata pur beneficiando del sussidio (art. 7, comma 1, Legge 26/2019).
- Violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: per non aver valutato i rischi e adottato le necessarie misure di prevenzione (art. 9, comma 1, D.Lgs. 81/2008).
- Mancata nomina del responsabile della sicurezza (R.S.P.P.): obbligo che spetta al datore di lavoro (art. 17, comma 1, lett. b, D.Lgs. 81/2008).
- Impiego irregolare di lavoratori “in nero” oltre i limiti di legge: la presenza di oltre il 10% di lavoratori irregolari prevede la sospensione dell’attività (art. 14, comma 15, D.Lgs. 81/2008).
- Responsabilità solidale del Datore di Lavoro/Committente: per non aver verificato la regolarità dei soggetti a cui venivano affidati i lavori (art. 29, comma 1, D.Lgs. 81/2008).
- Impiego di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno: reato punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato (art. 22, comma 12, D.Lgs. 286/1998).
Il provvedimento a carico dei soggetti citati è stato emesso durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza. Questo grave episodio pone nuovamente l’accento sulla necessità di garantire condizioni di lavoro sicure e legali, soprattutto in contesti complessi come quello dei grandi mercati all’aperto.
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