29 Gennaio 2025
Torino. In Piazza Santa Giulia un arresto ogni dieci giorni per spaccio di droga

L’area di Piazza Santa Giulia a Torino è al centro di una intensa attività di controllo antispaccio da parte dei Carabinieri, con una media di un arresto o denuncia a piede libero ogni dieci giorni nel 2025.
Dall’inizio dell’anno, l’area di Piazza Santa Giulia a Torino è al centro di una intensa attività di controllo antispaccio da parte dei Carabinieri, con una media di un arresto o denuncia a piede libero ogni dieci giorni. L’ultimo episodio risale al pomeriggio del 27 gennaio, quando i Carabinieri della Stazione Po Vanchiglia hanno effettuato un arresto nei pressi di Via Guastalla.
Spaccio di hashish e marijuana: un uomo in manette
Durante un servizio di controllo, i militari hanno sorpreso l’uomo mentre cedeva una dose di hashish a una ragazza di vent’anni. La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire ulteriori 30 grammi di marijuana e 130 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Il trentasettenne, senza fissa dimora, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre la ragazza è stata segnalata alla Prefettura.
Controlli serrati e risultati tangibili
Questo arresto è solo l’ultimo di una serie di interventi che testimoniano l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare lo spaccio di droga nella zona di Piazza Santa Giulia. Sempre nel mese di gennaio, la Compagnia San Carlo ha arrestato un uomo trovato in possesso di marijuana e ha denunciato una sedicenne per violazione del DASPO urbano, misura emessa in seguito a una rapina aggravata.
La lotta contro la criminalità non si ferma
L’attività di controllo dei Carabinieri nell’area di Piazza Santa Giulia è un segnale tangibile dell’impegno nel contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini. I risultati ottenuti finora sono incoraggianti, ma la lotta contro lo spaccio di droga e la microcriminalità continua.
Nota:
I provvedimenti a carico dei soggetti citati sono stati emessi durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza.
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