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Sulle tracce della Resistenza nell'Aviglianese e in val Sangone

Sulle tracce della Resistenza nell'Aviglianese e in val Sangone

Il 23 aprile 2023 oltre settanta persone hanno preso parte ad una camminata sui sentieri partigiani nell’area di Avigliana e della Val Sangone.

 

 

L’itinerario, ad anello, che si snoda attraverso luoghi e percorsi, anche “nascosti”, in cui si sono svolti alcuni momenti della lotta partigiana, è un percorso nella memoria della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo sul territorio aviglianese e in Valsangone. Oltre ad ammirare le bellezze paesaggistiche è stata un’occasione per ripensare a quei valori morali e ideali che hanno alimentato e che costituiscono una delle più profonde e feconde radici dell’Italia repubblicana.

Al ritrovo avvenuto in Borgo San Pietro erano presenti oltre 70 partecipanti e anche 2 vigilesse della Polizia Municipale di Avigliana che sono poi intervenute in alcuni attraversamenti stradali.

Dopo Arnaldo Reviglio, conduttore e animatore dell’intero percorso, hanno preso la parola

  • l’assessore Andrea Remoto
  • la Presidente dell’A.N.P.I. sezione di Avigliana Daniela Molinero
  • Lodovico Marchisio, a nome del CAI

Presente anche l’accompagnatore di escursionismo Giampiero Salomone che ha condotto Giulialda Ramello, diversamente abile. Il gruppo ha poi raggiunto l’ingresso del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana, sostando davanti alla Casa del Parco dove ha ricevuto delle spiegazioni sul fondamentale ruolo svolto per la salvaguardia delle aree protette da parte dei Guardaparco.

  1. La comitiva ha poi sostato presso l’Ecomuseo della pesca per ascoltare alcuni aspetti relativi ai percorsi dei Partigiani aviglianesi quando dalla Val Sangone saltuariamente rientravano dai loro familiari, notizie di alcuni segni convenzionali che alcuni civili ponevano per segnalare la presenza delle forze di occupazione tedesca e l’importante ruolo di organizzazione svolto presso l’Albergo Lago Grande di Avigliana, luogo di rifugio di ebrei dalle leggi razziali, sede del CLN clandestino, luogo di ritrovo dei comandanti partigiani e anche ricovero, nelle cantine, di esplosivi destinati a eventuali azioni di sabotaggio.
  2. Si è poi raggiunta la borgata Grignetto con sosta presso il piazzale Nino Costa per evocare i sacrifici dei Partigiani Caduti ai quali è stata dedicata la via percorsa (tutti gli aviglianesi e quelli Caduti sul territorio di Avigliana saranno ricordati nella biciclettata della memoria di sabato 29 aprile).
  3. Successivamente, dopo aver iniziato i percorsi nel bosco, si è arrivati al “Sentiero dei Maritano”, recentemente allestito dagli Ecovolontari aviglianesi e inaugurato ufficialmente in questa camminata.
  4. Attraverso i sentieri “d la cara di Alman” si è raggiunto il Villaggio Primavera e il limitrofo grande masso erratico di Pera Filibert, dove per la prima volta in Piemonte, e forse in Italia, venne riconosciuto il superamento del VI grado ad opera del grande alpinista valsusino Giancarlo Grassi.
  5. Si prosegue poi verso Case Felisio per raggiungere la Via dei Pellegrini che si segue sino alla Certosa 1515, dove sono intervenuti la partecipante Anna Maria Gugole (CAI Giaveno e volontaria della Certosa) e il novantunenne Piero che hanno illustrato sinteticamente la storia del luogo “di sosta e di pensiero”.
  6. Si è poi ripartiti per risalire i crinali del Monte Ciabergia, superando il Belvedere di Combravino e raggiungendo il Belvedere di Modoprato (borgate di Valgioie) per la sosta picnic.

Con la spettacolare vista sui Laghi di Avigliana, sull’Alta Val Sangone con le montagne circostanti, sul Moncuni e il Musiné si è assistito qui a diversi momenti importanti:

  • il poeta e scrittore Luigi Angelino, figlio di un Partigiano, in arte “l’Angelino”, ha illustrato “Poesie in cammino” e il certosino lavoro svolto per dare al sentiero l’impronta dei suoi brani poetici incisi nel legno, alcuni dei quali riguardano le tematiche oggetto principale dell’escursione.
  • Successivamente la Resistenza in quei luoghi è stata ricordata sia col dramma eroico dei due giovani fratelli Mario e Raoul Clementi, istriani sfollati a Modoprato, falciati dalle raffiche dei nazifascisti nella zona fra Levrette e Trucetti sia con gli eccidi nelle vicine borgata Chiappero (10 Caduti) e località Bonaria (11 Caduti)
  • Poi Roberta Maffiodo insieme a Daniela Molinero ha intonato, seguita dai partecipanti, “Partigiano di Valle Susa” e “Bella Ciau”.
  • È seguito il saluto, a nome dell’Amministrazione Comunale di Valgioie, della consigliera Ester Perotto.
  1. È iniziata poi la discesa per altri sentieri, transitando per la suggestiva “Via Sacra” (ricordato Gianfranco Salotti presso la fontana di Cumpar Rubert) e successiva sosta alla fontana San Francesco, per raggiungere la borgata Mortera presso le lapidi che ricordano l’eccidio del 6 aprile 1944 dove sono stati trucidati 4 Partigiani (Neirotti Mario, Farca Pierino, Piol Arduino e Bogge Mario) e la signora Agnese Giovanna Maritano in Cugno che era uscita per salvare il nipotino; il momento ha destato commozione anche per la presenza e i racconti di due testimoni, che allora avevano due anni, il nipotino stesso Franco Cugno e Enzo Debernardi.
  2. Si è ripartiti con nuovo passaggio alla Certosa 1515 con proseguimento verso il Lago Piccolo, seguendo il crinale di confine fra Giaveno e Avigliana, un tratto della Via dei Pellegrini, la Stra Véia Viana – Giaven sino ai sentieri collinari del Parco dei Laghi di Avigliana e passando accanto al masso erratico Pera Furcera.
  3. Dal Lago Piccolo sempre sul sentiero 451 si è rientrati al punto di partenza, con le visite alla Chiesa di San Pietro, la più antica di Avigliana con caratteristiche prettamente romaniche, decorazioni in stile gotico e un pregevole ciclo affrescato, e all’adiacente piccolo cimitero monumentale che rappresenta un pezzo di storia aviglianese.

Arnaldo Reviglio, con i suoi validi collaboratori, ha saputo creare una giornata indimenticabile e importante aver contribuito ad alimentare il perenne ricordo di chi è caduto per la Libertà.

Un ringraziamento va anche a un accompagnatore morale: il Partigiano Elio Pereno, ultra novantaseienne, che in un non lontano passato aveva descritto parte dei sentieri percorsi e anche raccontato episodi della tragica esperienza vissuta. Nell’ottantesimo anniversario dell’inizio della Resistenza la giornata ha offerto interessanti spunti per il progetto: “Eventi, protagonisti, luoghi e segni di memoria” a cura del Comitato Resistenza Colle del Lys, che ha aderito all’organizzazione dell’intensissima giornata.

Lodovico Marchisio

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