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Seconda passeggiata tra i piloni d'artista ad Avigliana

Seconda passeggiata tra i piloni d'artista ad Avigliana

La seconda edizione di Passeggiata tra i piloni d’artista il 17 novembre 2024 ha portato una sessantina di partecipanti alla scoperta delle frazioni più alte di Avigliana.


 
 
Domenica 17 novembre si è svolta la seconda edizione della “Passeggiata tra i piloni d’artista”, una replica del 2023, ma quest’anno l’escursione si è snodata in particolare verso le frazioni più alte di Avigliana. Il tema della giornata era la conoscenza del territorio attraverso il “progetto Piloni”, attivato oltre 20 anni fa, volto al recupero delle testimonianze religiose del passato, un tempo legate soprattutto al mondo contadino ed ora patrimonio di tutti.
Natura, storia, arte e fede hanno connotato la camminata autunnale durante la quale è stata ricordata una frase di Remo Castagneri, sindaco di Avigliana dal 1997 al 2002, estratta dalla presentazione del “libricino” predisposto allora: “In epoche più recenti i piloni hanno ereditato le funzioni di marcatura del territorio e assunto la funzione rappresentativa della religiosità dei contadini e dei viandanti in termini di fede, di speranza e di aiuto terreno e spirituale”.


L’evento è stato organizzato

  • dall’Associazione Amici di Avigliana
  • dal gruppo dei locali EcoVolontari
  • e da alcune sezioni CAI di Torino (UGET, TAM, GEB)

con la collaborazione della Delegazione FAI della Valle di Susa e il patrocinio di

  • Città di Avigliana
  • e Valle di Susa, Tesori d’Arte e Cultura alpina.

Il gruppo dei partecipanti (una sessantina) in una splendida giornata di sole (anche se inizialmente un po’ fredda) si è subito recato al pilone di San Grato (meglio conosciuto “‘d la Ca Nova” a causa del suo precedente posizionamento) sull’altura presso la rotatoria all’uscita del tunnel di Monte Cuneo. Il pilone, risalente alla prima metà del XIX secolo, è dedicato a chi protegge dalla grandine che colpisce campagne e vigne un tempo presenti nel luogo. Suggestiva è anche l’immagine della Madonna col Bambino in braccio con un ramo d’ulivo.
Dopo una breve sosta presso l’area dedicata al ciclista aviglianese Giovanni Valetti, vincitore dei Giri d’Italia nel 1938 e 1939, si è raggiunta la pista circumlacuale. Uno splendido paesaggio ci ha accompagnati lungo il percorso che si è snodato attraverso la sede della scuola di immersione subacquea, la base di partenza delle Dragonesse, il Centro Velico Avigliana (sede degli sport nautici sostenibili e luogo di partenza di “Nuota in Comune”), il Santuario della Madonna dei Laghi, alcuni residui della vecchia fabbrica dei motoscafi distrutta dal fuoco nella seconda metà degli atti settanta del secolo scorso e l’area attrezzata della Baia Grande. Poi alcune riflessioni presso la sede del Parco di fronte ai vecchi ruderi e alla portineria della T4, parte integrante del Dinamitificio Nobel. 
Dopo aver superato il canale Naviglia si è giunti alla frazione Grignetto dove oltre al pilone ottocentesco, curato dai residenti, è stata scoperta una antica targa che ricorda il passaggio nelle nostre terre del predicatore francescano San Bernardino da Siena (si deve a lui il Cristogramma JHS). Dopo l’illustrazione da parte di Osvaldo Allais (proprietario) e del Presidente dell’Associazione Amici di Avigliana Silvio Amprino è intervenuto il Sindaco Andrea Archinà sia per complimentarsi della lodevole iniziativa che arricchisce il patrimonio storico artistico della Città, sia per congratularsi con gli organizzatori della camminata che permette di portare alla luce la natura e le bellezze del territorio, sia per salutare e ringraziare i numerosi partecipanti all’evento.

Dopo la camminata in salita attraverso il sentiero dei Maritano e la Cara di Alman si è giunti al Villaggio Primavera, dove nella parte superiore (lungo la “stra veja Sant’Ambreus – Giaven”) si sono ammirati due piloni (ben curati): il primo presso i ruderi della cascina Mi Sola dedicato alla Madonna “de la Saleta”, il secondo sempre dedicato alla Vergine presso il campeggio San Michele. Successivamente si è percorso un tratto dello Chemin d’Assise (lungo itinerario che dalla regione francese della Borgogna transita per la Sacra di San Michele e la Certosa 1515 e prosegue verso Assisi) che porta alla Certosa citata, già di San Francesco. Nell’ultimo tratto, sulla provinciale a fianco delle Casa Santo Stefano, la Polizia Municipale ha scortato il gruppo (un grazie sincero ai vigili Barbara e Andrea per l’assistenza negli attraversamenti più ad alto traffico). 
In seguito la sosta alla Certosa per il pranzo al sacco, la pausa caffè, una breve visita guidata condotta dall’encomiabile sig. Piero, il tutto preceduto dal saluto da parte dell’accompagnatore emerito CAI e scrittore Lodovico Marchisio e dal canto “Signore delle cime” seguito dalla lettura di due poesie da parte di Roberta Maffiodo. È stato anche ricordato l’evento di sabato 9 novembre scorso che ha portato alla luce un nuovo sentiero tematico all’interno del bosco della Certosa.
 Alle 14 si è ripartiti e attraverso la Via dei Pellegrini e un sentiero di variante sulla cresta di confine fra Avigliana e Giaveno si è giunti a Cascina Morelli dove si è potuto ammirare la Cappella interna dedicata all’Immacolata: un grazie doveroso alla proprietaria Paola Maritano per la disponibilità, l’accoglienza e le notizie storiche. 
Sempre sulla Via dei Pellegrini si è giunti in borgata Battagliotti accolti da Perotti Dario e da Chiara e Maria Teresa Ruggeri. Ha fatto seguito un’accurata spiegazione sia della borgata (forno comune, castagneto, …) sia della Cappella dedicata anche qui a San Grato: la narrazione ha riguardato la struttura con dipinti e arredi sacri e la storia del recupero della tavola pittorica di Antoine de Lonhy, attualmente alla Galleria Sabauda di Torino. 
Ancora sull’itinerario della Via dei Pellegrini si è giunti a borgata Cordero dove Renato Ostorero (originario del luogo, residente in frazione San Bernardino di Trana) di fronte alla Cappella dedicata a Maria Ausiliatrice (appositamente aperta) ha fornito notizie sull’origine della medesima con integrazioni relative alla borgata e ai suoi dintorni (le abitazioni della frazione, tranne una, appartengono al Comune di Trana mentre il pendio digradante dalla strada è territorio aviglianese). 
Ultima sosta presso la Chiesa di San Bartolomeo con brevi esposizioni da parte di Silvio Amprino e di Arnaldo Reviglio. Loro due, insieme all’ecovolontario Claudio Ronzoni e a Giampiero Salomone del CAI, hanno “condotto” l’intera giornata che ha registrato un’ampia soddisfazione da parte di tutti i partecipanti. Alle 17.35 il rientro al parcheggio dopo aver percorso la pista ciclopedonale del Lago Piccolo. Un arrivederci alla terza edizione programmata per il 16 novembre 2025.

A CURA D MARINA PORTIGLIATTI
FOTO DI CLAUDIO RONZONI

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