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Provincia. Controlli in materia di sicurezza e contrasto del lavoro nero

Provincia. Controlli in materia di sicurezza e contrasto del lavoro nero

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro ad agosto 2024 hanno effettuato molti controlli per verificare il rispetto delle normative sul lavoro.

Dal 1° agosto, su tutto il territorio di competenza i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, con l’ausilio dei colleghi dell’Arma Territoriale del Comando Provinciale Carabinieri di Torino, hanno sottoposto a controllo 27 attività di vario genere, effettuando una serie di accertamenti nell’intera provincia, volti a verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per il contrasto del fenomeno del lavoro sommerso.

L’attività di controllo si è focalizzata nella città di Torino ed in provincia: sono state sanzionate sei attività commerciali – ristoranti, bar, pub e aziende agricole – verificando sul posto dodici posizioni lavorative, di cui tre risultate irregolari. Le ispezioni hanno consentito di individuare un’azienda agricola che, nella sede operativa in alta Val di Susa presso l’alpeggio in località montana, utilizzava un lavoratore in nero per il governo del bestiame al pascolo. Nel concentrico di Torino due titolari di bar sono stati sanzionati: il primo per l’impiego di un lavoratore in nero, con relativa sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impiego di forza lavoro superiore al 10% della forza presente, ed il secondo per l’impiego di sistemi di videosorveglianza non autorizzati nei luoghi di lavoro. Ulteriori attività ispettive congiunte con le Stazioni dei Carabinieri competenti territorialmente si sono concentrate nelle località di montagna interessate dal turismo estivo, per verificare l’eventuale impiego di personale in nero; sono state rilevate in due locali l’impiego di lavoratori in nero e di sistemi di videosorveglianza non autorizzati per il controllo occulto dei lavoratori.

Dopo il controllo dei militari, le posizioni dei lavoratori precedentemente “in nero” sono state regolarizzate per il periodo sommerso con la ricostruzione vera e propria del rapporto di lavoro: i datori di lavoro hanno dovuto versare la mancata contribuzione e retribuzione dei lavoratori, oltre alle previste sanzioni. Complessivamente i provvedimenti sanzionatori di carattere amministrativo ammontano a euro 21.500.

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