6 ottobre 2015
Mentre cresce l’adesione di sindaci e cittadini alla manifestazione del 10 ottobre che si snoderà dalla stazione ferroviaria all’ospedale di Pinerolo, l’ASLTo3 rende noto che questa mattina la Giunta regionale ha esaminato e recepito gli atti delle otto aziende sanitarie di Torino e dell’intero territorio metropolitano (Città della Salute, Mauriziano, San Luigi di Orbassano, Asl TO1, TO2, TO3, TO4 e TO5).
«I direttori generali hanno lavorato con impegno dando piena attuazione alla programmazione regionale – commenta l’assessore alla sanità, Antonio Saitta, – e come avevamo indicato, hanno concretizzato una importante serie di accordi tra aziende che ci consentono di considerare conclusa l’epoca in cui ogni Asl, anche se confinante pochi metri, lavorava per proprio conto senza tenere in considerazione impostazioni e realtà vicine. La collaborazione amministrativa, sanitaria e territoriale fra aziende sanitarie di Torino e dell’intero territorio metropolitano sta per diventare realtà a tutto vantaggio dell’omogeneità del servizio sanitario offerto, ma anche della razionalizzazione di costi e strutture».
Tutte le attività territoriali verranno coordinate e nasceranno, a Torino e sul territorio metropolitano, dipartimenti interaziendali per tossicodipendenze, psichiatria, materno-infantile e prevenzione. «Nel dipartimento interaziendale di prevenzione – spiega Saitta – confluiranno anche le medicine legali e, quindi, si arriverà quanto prima all’uniformità di comportamento tra gli uffici cui si rivolgono i cittadini per le pratiche, ad esempio di invalidità ed esenzione, mentre fino ad oggi ogni Asl aveva comportamenti e regole difformi tra di loro».
Gli atti aziendali daranno anche corso alle nette riduzioni di strutture complesse, come previsto dagli indirizzi regionali «senza mai prevedere però riduzione o diminuzione di servizi all’utenza. La riduzione più consistente è quella delle strutture complesse amministrative che in ogni realtà non potranno essere superiore al 10% di quelle cliniche e territoriali», ricorda l’assessore Saitta per il quale «il recepimento degli atti aziendali è un passo obbligato verso l’uscita dal piano di rientro dal debito sanitario a fine anno. Stiamo continuando a dimostrare che il Piemonte è tornato a programmare e dare regole certe ad un mondo lasciato per troppi anni senza coordinamento centrale».