Ieri in Consiglio Regionale  è stata illustrata una proposta di legge  per incentivare la costituzione di aree territoriali omogenee denominate “comunità energetiche”. Il fine è quello di superare l’utilizzo del petrolio e dei suoi derivati, sperimentano la produzione e lo scambio di energie generate da fonti rinnovabili nonché forme di efficientamento e di riduzione dei consumi energetici.

«L’Unione Europea – spiega il consigliere Elvio Rostagno, firmatario della proposta di legge insieme ad  Alfredo Monaco – ha ritenuto fondamentale, rispetto alle dinamiche  di sviluppo, fissare un triplice obiettivo: riduzione del 20% della produzione di gas serra; riduzione del 20% dei consumi energetici attraverso un aumento dell’efficienza energetica; copertura del 20% del fabbisogno energetico europeo attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili. Tale obiettivo dovrà essere raggiunto entro il 2020».

Il Pinerolese di fatto ha già svolto un primo bilancio energetico coinvolgendo i comuni in ambito ACEA dal quale emerge che la produzione di energia fra i soggetti privati ad oggi coprirebbe circa il 70% del fabbisogno.

La proposta di legge in questione, riprende Rostagno, «promuove l’istituzione di soggetti con personalità giuridica che gestiscono le fonti energetiche e la loro distribuzione senza finalità di lucro. All’interno delle comunità energetiche, al fine di acquisire le necessarie professionalità tecniche possono partecipare gli operatori locali imprenditoriali esperti nel settore con particolare attenzione alle società di nuova costituzione impegnate nello sviluppo di progetti imprenditoriali rivolti alla produzione di energie generate da fonti rinnovabili e alla riduzione dei consumi energetici, oltre a comuni, enti locali territoriali, enti pubblici e privati».

foto Patrizio Righero

foto Patrizio Righero