5 febbraio 2016
Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, è sicuramente uno degli artisti che destano ancora, e soprattutto ai giorni nostri, un fascino particolare. Non solo per la maestria con cui orchestra e sviluppa scene e soggetti nelle sue tele, di un’attualità disarmante, ma anche per quel mistero che da sempre avvolge la sua vita. Grande estimatore, lo storico e critico dell’arte Vittorio Sgarbi lo ha raccontato lo scorso mercoledì 3 febbraio al Teatro Colosseo di Torino regalando agli spettatori in sala uno spettacolo improntato su colti parallelismi, riflessioni, storia e arte.
«Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio ma il nostro ‘900. Caravaggio − ha affermato Vittorio Sgarbi – viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio».
Di seguito le foto di Antonio Polia.