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Luserna. Arrestati tre spacciatori di Crack

Luserna. Arrestati tre spacciatori di Crack

I Carabinieri della Compagnia di Saluzzo l’8 luglio 2024 a Luserna San Giovanni hanno arrestato tre persone responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso.

Nelle prime ore dell’8 luglio, a Luserna San Giovanni, i Carabinieri della Compagnia di Saluzzo, con la collaborazione in fase esecutiva di quelli del Comando provinciale di Torino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di “custodia cautelare in carcere di sottoposizione al divieto di dimora nella province di Torino e Cuneo”, emessa dal GIP del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 3 soggetti ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso.

Il provvedimento restrittivo scaturisce da un’attività di indagine, convenzionalmente denominata “Crack Stone”, avviata dal mese di luglio 2023 dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Saluzzo, che ha consentito d’individuare un’abitazione nel comune di Luserna San Giovanni presso la quale era stata avviata una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente crack, a beneficio anche dei consumatori dell’area del saluzzese.

Le investigazioni, in particolare, hanno dimostrato come gli indagati, con precisa ripartizione di ruoli e compiti ben definiti, prendessero le ordinazioni dai “clienti” attraverso telefonate in codice e consegnassero lo stupefacente attraverso una delle finestre al piano terra dell’abitazione presso la quale dimoravano, come dimostrato anche dalle immagini raccolte dagli investigatori dell’Arma, confermate da 5 sequestri di singole dosi a carico degli acquirenti che sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa. In totale sono ben 126 i singoli episodi di spaccio contestati ai tre indagati.

Al termine dell’esecuzione dei provvedimenti, che ha visto impiegati circa 20 Carabinieri, 2 degli indagati sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere, mentre il terzo al divieto di dimora nelle provincie di Torino e Cuneo.

L’operazione costituisce una sia pur parziale risposta alla crescente preoccupazione per il sempre più diffuso spaccio di crack nella provincia, droga dagli effetti devastanti per i consumatori ma dai costi molto più contenuti rispetto ad altre sostanze che andavano per la maggiore.

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