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In molte parrocchie la festa di Sant'Antonio con la benedizione degli animali

In molte parrocchie la festa di Sant'Antonio con la benedizione degli animali

18 gennaio 2015

In molte parrocchie della diocesi di Pinerolo oggi si è celebrata la festa di Sant’Antonio la cui memoria liturgica ricorre il 17 gennaio. Come in molte comunità rurali in tale circostanza, dopo la celebrazione della messa, il sacerdote procede alla benedizione degli animali domestici sul sagrato della Chiesa. Il rito si è svolto a Cantalupa (Cappella di Sant’Antonio); a Pinerolo (Abbadia Alpina e Chiesa del Colletto); a Villar Perosa e in altre parrocchie del pinerolese.

Antonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant’Atanasio, che contribuì a farne conoscere l’esempio in tutta la Chiesa. Per due volte lasciò il suo romitaggio. La prima per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da Massimino Daia. La seconda, su invito di Atanasio, per esortarli alla fedeltà verso il Conciliio di Nicea. Nell’iconografia è raffigurato circondato da donne procaci (simbolo delle tentazioni) o animali domestici (come il maiale), di cui è popolare protettore. 

 

Sant'Antonio a Villar Perosa
La benedizione dei cavalli sul sagrato della Chiesa di San Pietro in vincoli a Villar Perosa (Foto Berardo)

 

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