13 novembre 2015
In merito alle recenti polemiche sollevate dal reality ambientato sul Monte Bianco e trasmesso dalla Rai, il presidente della Commissione Tutela Ambiente Montano Cai Piemonte e Valle d’Aosta Lodovico Marchisio spiega le motivazioni del silenzio stampa. Dichiara:
Come presidente della commissione tutela ambiente montano del CAI Piemonte e Valle d’Aosta (a fine mandato tra le altre cose) che come CITAM/PV per primi abbiamo sollevato la questione sul “Reality del Monte Bianco” condividiamo in pieno chi ci tempesta di telefonate per capire perché ora, dopo la prima puntata già andata in onda, non rilasciamo più dichiarazioni e interviste in merito. Non abbiamo di certo ritirato la mano dopo aver scagliato la prima pietra per la preoccupazione che ci destava questo “Reality ad alta quota”. Per deontologia guarderemo anche noi tutte e 5 le puntate, ma abbiamo avuto giuste disposizioni di non entrare più in alcun tipo di polemica che svilirebbe il nostro iniziale dissenso, anche perché noi siamo dalla parte delle guide alpine che come professionisti possono accompagnare in montagna chiunque lo richieda e loro ritengano idoneo, ma alcune nostre dichiarazioni sono state manipolate ad uso e consumo e non esprimevano il nostro reale pensiero. Quindi ci esprimeremo solo alla fine delle puntate in modo obiettivo e solo per una giusta causa, fermo restando la valenza delle riprese in quanto, con i mezzi che ha a disposizione la RAI, di certo alcune scene stupiranno e incanteranno i telespettatori meno addetti ai lavori, visto quanto il monte Bianco si presti ad incantare chiunque essendo un luogo di incredibile bellezza paesaggistica, motivo per cui vorremmo per l’appunto non diventasse teatro di una farsa ideologica alla “Rambo” che mostra un simile luogo magico nel modo più inesatto possibile.