Croce Verde Piazza Statuto

I soccorritori della Croce Verde Torino in servizio il pomeriggio e la sera del 13 febbraio del 1983 hanno ben inciso nella mente il ricordo dell’incendio al cinema Statuto. Tra loro Teresio Merlo, Giuseppe Arduino, Elsa Serra, Gian Beppe Gatti tutt’ora volontari attivi nella Pubblica Assistenza Anpas e presenti oggi in Sala Rossa, a Palazzo Civico, insieme al presidente della Croce Verde Torino, Paolo Emilio Ferreri e a Luciano Dematteis, direzione nazionale Anpas per la cerimonia di commemorazione a trent’anni dal terribile incendio nel quale persero la vita 64 persone. Teresio, Giuseppe, Elsa e Gian Beppe, insieme ad altri volontari della Croce Verde, tra cui anche il milite Valter Grassi, aiutarono i Vigili del Fuoco a portare fuori le vittime dallo Statuto. «Dapprima abbiamo sistemato i cadaveri sotto la pensilina del cinema – racconta con commozione Valter Grassi – ma presto ci siamo resi conto di quanto fossero numerosi tanto da utilizzare gli spazi messi a disposizione nel garage dell’autonoleggio di via Cibrario, a fianco dello Statuto. Vedere così tanti corpi senza vita tutti insieme fu impressionante». Altri due volontari della Croce Verde trascorsero poi tutta la notte al cimitero Monumentale di Torino, dove fu allestita la camera mortuaria, per assistere e sostenere anche psicologicamente i familiari delle vittime. La Croce Verde Torino prestò inoltre servizio durante i funerali in Duomo come racconta Gian Beppe Gatti, oggi consigliere della Croce Verde: «Come soccorritori della Croce Verde all’epoca indossavamo, come divisa, un camice bianco sopra gli abiti civili. Durante le solenni esequie avevamo avuto l’incarico di prestare assistenza sanitaria nella maniera più discreta possibile. Tenevamo sotto il braccio il camice piegato insieme al coltrino che non è altro che il telo che serve per trasportare eventuali persone bisognose di soccorso. Ci sono stati dei malori dovuti soprattutto all’emozione. Penso che il ricordo di quanto è avvenuto allo Statuto non ci abbandonerà mai». Per Luciano Dematteis della direzione nazionale Anpas «fu una tragedia che segnò profondamente la Città e la Croce Verde e dalla quale sia le istituzioni sia le organizzazioni dedite al soccorso trassero fondamentali insegnamenti in tema di sicurezza. L’Anpas a livello nazionale avviò una riflessione che portò a tutta una serie di normative che cambiarono le modalità di intervento dei soccorritori, fu posta l’attenzione anche sull’importanza della protezione stessa dei volontari». La rievocazione è iniziata con la deposizione di corone al cimitero Monumentale e al cimitero Parco ed è proseguita con la commemorazione a Palazzo Civico. Presenti il sindaco Piero Fassino, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, l’ex sindaco Diego Novelli, il procuratore capo Giancarlo Caselli e il presidente del Comitato costituito dai familiari delle vittime ed ex volontario Croce Verde, Sergio Cabodi.