3 Maggio 2024
Coldiretti, 80 anni di lotte a tutela di produttori e consumatori

Coldiretti ha festeggiato i suoi primi 80 anni il 30 aprile 2024 a Torino, rilanciando la campagna No Fake in Italy.
All’Industrial Village di Torino, martedì 30 aprile, la Coldiretti festeggia i suoi primi 80 anni.
Fondata da Paolo Bonomi
Paolo Bonomi Fondò Coldiretti il 30 ottobre 1944 e ne fu Presidente fino al 1980. Nel 1946 il primo congresso era già rappresentato da 1.697.832 agricoltori. Un numero destinato a crescere e che già segnava la straordinaria capacità organizzativa e la capillarità territoriale dei contadini che nel 1948 vengono chiamati a raccolta da Coldiretti per scrivere insieme il programma che ha cambiato il volto dell’agricoltura italiana.
Alcune importanti conquiste
Da quelle assemblee emergono alcuni pilastri delle battaglie di Coldiretti come
- la pensione di vecchiaia
- la mutua
- la riforma agraria nel 1952 con il presidente Segni
Progresso economico e sociale delle campagne dove l’agricoltura italiana è riuscita a superare
- gli anni dell’industrializzazione e la spinta all’abbandono campagne,
- la prima internazionalizzazione dei mercati
- l’entrata nella comunità europea
Una grande forza sociale
La Coldiretti ha sempre difeso il reddito degli agricoltori insieme agli interessi più generali del paese e questa è la grande eredità di economia: una Coldiretti che sa essere una grande forza sociale e politica autonoma capace anche di uscire dai propri confini per incidere sul futuro del paese.
Un nuovo protagonismo delle campagne
La Coldiretti dagli anni ’90 si esprime con il dialogo con le istituzioni ma anche con il conflitto intelligente e dall’inizio del 2000 arrivano i risultati più importanti per un nuovo protagonismo delle campagne: la legge di orientamento del 2001 che attraverso la multifunzionalità cambia il destino di migliaia di aziende agricole con l’arrivo di Campagna Amica che è il suo modello di vendita diretta.
Le battaglia a tutela di produttori e consumatori
L’immagine di Coldiretti come forza amica del paese che lotta per la trasparenza dell’origine in etichetta, che porta l’Italia ad essere all’avanguardia a livello mondiale instaurando il dialogo con i governi per azzerare le tasse in agricoltura.
- Lotte come non pagare i prodotti agricoli sotto il costo di produzione,
- la lotta contro gli OGM del 2013,
- il no agli alimenti creati in laboratorio del 2022
sostenuta da 2 milioni di firme e approvata dal governo nel 2023.
La valorizzazione del Made in Italy a difesa del territorio, la lotta
- alla fauna selvatica incontrollata
- e ai pannelli fotovoltaici su terreni agricoli
non ultimo il no al consumo di suolo agricolo sull’ipotesi di campo fotovoltaico alla Kastamonu di Frossasco, come ha ricordato il responsabile provinciale e regionale del Movimento pensionati, Sergio Barone.




Il presidente Mecca Cici: il cibo non è scontato
L’orgoglio Coldiretti dopo aver visto sfilare sul palco circa 150 stendardi parte con l’intervento del Presidente di Torino, Bruno Mecca Cici, ha raccontato gli anni di battaglie per dare dignità al mondo agricolo: «Battaglie dove dobbiamo avere l’appoggio dei consumatori, perché il cibo non è scontato e l’abbiamo visto sia nella pandemia sia nelle guerre. Al Brennero abbiamo difeso il nostro Made in Italy agroalimentare dove qualcuno all’estero fa business con i soldi degli italiani. importano prodotti dall’estero e con un minimo di lavorazione diventano Made in Italy ma di italiano non hanno nulla».
Tutti rispettino le regole di produzione europee
Il direttore Andrea Repossini ha spiegato: «Il senso della nostra battaglia contro fake made in Italy è cruciale: non è più tollerabile che un prosciutto straniero entri in Italia e dopo una minima lavorazione diventi italiano, vale lo stesso per il grano canadese che diventa semola italiana per la pasta. Noi chiediamo che venga abolito il concetto di ultima lavorazione. I cittadini hanno diritto di essere informati correttamente e non ingannati. Questo non vuol dire che siamo contro le importazioni sappiamo che su alcune produzioni siamo deficitari ma siamo per la trasparenza assoluta e per i mercati giusti. Chiediamo il rispetto del principio di reciprocità e chi vuole vendere in Europa deve rispettare le stesse regole imposte ai nostri produttori su tutti gli alimenti a livello europeo».
La campagna #nofakeinitaly
Una originalità che la Coldiretti vuole difendere con l’avvio della raccolta di un milione di firme per una legge europea di iniziativa popolare
- per superare il codice doganale
- ed estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine
su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea. La campagna potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag
- #nofakeinitaly
GRAZIELLA LUTTATI
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