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Pianura  

In poche ore gli AIB domano le fiamme sul colle Aragno

In poche ore gli AIB domano le fiamme sul colle Aragno

12 gennaio 2015

Probabilmente di origine dolosa l’incendio divampato la notte del 4 gennaio

Un ceppo ardente nel camino, la luce di una candela, un falò sulla spiaggia. Il fuoco da sempre affascina l’uomo. Il problema è che a volte lo affascina troppo. Lo dimostra l’incendio divampato nella notte di domenica 4 gennaio sul colle Aragno, tra il monte Freidour e i Tre Denti di Cumiana. «Sembra d’origine dolosa – afferma Marcellino Salvai, caposquadra del gruppo AIB di Roletto –. Infatti è il solito posto in cui capita tutti gli anni». Le fiamme distintamente visibili anche dalla pianura sono state immediatamente segnalate ai volontari AIB (AntIncendi Boschivi). «Quando arriva una chiamata d’emergenza – riferisce Salvai – occorre convocare i volontari, scegliere il mezzo più adatto, avvertire il capozona e telefonare al corpo forestale e al centro operativo di Torino, in modo da intervenire in maniera mirata, sensata e utile».
I volontari sono arrivati sul luogo intorno alle ore 20 e si sono immediatamente messi al lavoro. L’incendio è stato domato verso l’una e mezza di notte. «Quando siamo arrivati – racconta ancora il caposquadra rolettese – le fiamme erano parecchio diffuse soprattutto sul versante di Cumiana. Dal nostro lato (Val Noce n.d.r.) il propagarsi dell’incendio era più lento perché si trovava il vento contrario – vento di risalita – che lo teneva indietro. Inoltre il lato di Cumiana era pieno di rododendri che bruciano più in fretta. Una volta spento quel versante ci siamo occupati dell’altro. Nel frattempo sono salite sul posto le squadre AIB di Giaveno, Cantalupa e Pinerolo. Sono poi arrivate anche quelle di Cumiana e Piossasco ma più tardi perché hanno trovato una strada bloccata e hanno dovuto percorre un lungo tratto piedi. Saremo stati una quarantina di volontari in tutto».
Naturalmente, a causa del forte vento, c’era il timore che l’incendio potesse divampare di nuovo e fosse necessario agire il mattino successivo. «Per fortuna – conclude l’AIB di Roletto – al mattino era tutto spento. Avevamo previsto l’intervento di un elicottero che però abbiamo disdetto perché non si è rivelato necessario. La speranza è che episodi di questo genere non si ripetano».
Anche perché nel cuore degli AIB di Roletto è sempre viva la memoria del giovane David Bertand che perse la vita durante un’operazione di spegnimento sul Monte San Giorgio il 7 febbraio del 1999.

Manuel Marras

Foto meteopinerolo.it
Foto meteopinerolo.it

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