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Città  

Il “Pinarolium” si fa in quattro

Il “Pinarolium” si fa in quattro

8 luglio 2014

 Sabato 5 luglio nella nel Salone di rappresentanza del Municipio di Pinerolo si è svolta la cerimonia di consegna del Premio “Pinarolium” 2013, istituito nel 1972 dalla Pro Loco di Pinerolo. Quattro i premiati di questa edizione: Franco Carminati, Maria Consolata Gaspari Grosso (Legambiente), Associazione En Plein Air e Giorgio Gosso.

Carminati, classe 1933, architetto e storico, nonché personaggio poliedrico viene premiato per la sua specifica competenza di studioso della città di Pinerolo. Ha collaborato nel 1961 alla realizzazione del Museo Pietro Micca di Torino e, nel ’68, al sorgere della società di studi Segusium. Primo vicepresidente della Società Storica Pinerolese, ha riservato grande attenzione nella ricerca della documentazione d’archivio: con l’ausilio di disegni provenienti dagli Archivi di Stato e parigini, ha messo in luce dettagliate notizie su strutture della Pinerolo del secentesca.
Maria Grosso è da sempre motore e traino del Circolo Pinerolese Legambiente. Punto di riferimento per sensibilizzare vita e politiche cittadine sull’ambiente; attenzione ai parchi della valli pinerolesi, sulle tematiche del risparmio energetico, energie alternative, gestione rifiuti e tutela delle acque.
L’associazione di arte contemporanea “En Plein Air” nasce nel 1994 in una cascina del ‘700 a Baudenasca, su iniziativa di Elena Privitera. Da vent’anni promuove in modo originale, costante e coerente, con varie iniziative, artisti “storici” affiancati da altri giovani o emergenti locali, nazionali, internazionali, con attenzione all’universo artistico femminile.
Giorgio Gosso nativo di Barge (1929) ma pinerolese da sempre, inizia la sua attività pittorica nel 1955 in collettive e personali in varie gallerie italiane e francesi. Nel 1978 inizia ad usare la sua arte a favore della “ricerca sul cancro”. Nel 1975 realizzò ottanta fogli, tradotti in pubblicazione, in cui ha consegnato la memoria e l’immagine del passato in disegni che hanno fatto il giro del mondo tra i pinerolesi sparsi in Europa, nelle Americhe e oltre. — a Pinerolo.

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