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Territorio  

Il nuovo anno arriverà senza treno

Il nuovo anno arriverà senza treno

12 le linee regionali soppresse tra le quali Pinerolo-Torre Pellice 80 treni al giorno cancellati su dodici tratte regionali a partire da dicembre di quest’anno.
A finire sotto la scure sono a Alba-Asti, Alba-Alessandria, Asti-Casale-Mortara, Cuneo-Mondovì, Cuneo-Saluzzo-Savigliano, Novi-Tortona, Alessandria-Ovada, Casale-Vercelli, Santhià-Arona, Pinerolo-Torre Pellice, Chivasso-Asti, Ceva-Ormea. Tutte sostituite da corse in autobus.
La notizia si è diffusa a Roma in occasione della presentazione dei nuovi treni regionali il 6 aprile.
L’assessore ai trasporti Barbara Bonino ha ricevuto dall’amministratore delegato di Ferrovie di Stato, Mauro Moretti, i primi due treni nuovi Vivalto per i pendolari, che saranno immessi sui binari piemontesi il primo a luglio, l’altro a settembre. Altri quattro, per un totale di 30 carrozze, arriveranno il prossimo anno. Se da un lato ci sono novità positive in termini di rinnovamento del parco locomotori e carrozze dall’altro pesa il pacchetto di tagli sulle linee minori, in perdita e con pochi passeggeri. La drastica riduzione è spiegata con i tagli dei fondi statali per il trasporto pubblico, passati dai 280 milioni di euro nel 2010 ai 239 attuali.
“Le linee ferroviarie in perdita clamorosa saranno eliminate – spiega l’assessore ai Trasporti Bonino – e sostituite con corse di autobus. Del resto è impossibile sopportare economicamente un servizio dove al massimo ci sono sette passeggeri al giorno”.
Di diverso avviso Fabio Lavagno e Vanda Bonardo del coordinamento regionale dei trasporti Sel “Questo non è il risultato di un serio intervento di razionalizzazione ma soltanto l’effetto di un taglio violento di risorse destinate al trasporto pubblico. Spiace constatare questi fatti, considerato che in Piemonte esiste una rete diffusa a copertura quasi totale del territorio regionale. Si tratta di una delle migliori reti in Italia (circa 2000 chilometri di linee), già predisposta per essere colonna vertebrale per il sistema-trasporto regionale e nazionale/internazionale e che in tal modo rischia di essere una potenzialità dispersa”. Un treno regionale

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