Il GTA porta in scena “Jacopo Lombardini, un maestro di libertà” a Villar Pellice il 23 aprile, mentre il 25 sarà la volta de “Tichoun 1944: la spia valdese” a Porte.
Dopo i  due anni di pandemia, il Teatro Angrogna torna a partecipare alle manifestazioni indette dall’ANPI  e dai Comuni del Pinerolese per la ricorrenza del 25 aprile. Allo spettacolo “Migranti: quando le persone devono scappare dalla fame, dalla guerra e dalla dittatura“, portato in scena lo scorso 14 aprile a Pinerolo, seguiranno “Jacopo Lombardini, un maestro di libertà” (a Villar Pellice) e “Tichoun 1944: la spia valdese” (a Porte).

Jacopo Lombardini

Sabato 23 aprile, alle ore 21, al Museo Crumiére di Villar Pellice andrà in scena “Jacopo Lombardini, un maestro di libertà”, un recital a due voci e una chitarra che ripercorre i momenti salienti della vita del maestro evangelico carrarese, salito in montagna a 51 anni per unirsi, senza rivoltella ma con la sola Bibbia in tasca, alla banda partigiana del Bagnòou, in alta val d’Angrogna. Catturato nel corso di un rastrellamento, incarcerato e torturato, Lombardini finirà i suoi giorni nel lager nazista di Mauthausen, nella notte del 24 aprile 1945, pochi giorni prima dell’arrivo delle truppe americane.

La spia del Tichoun

Lunedì 25 aprile, alle 10:30 nel cortile del Municipio di Porte, debutta “Tichoun 1944: la spia valdese”. Il testo rievoca l’eccidio della banda partigiana di Gino Bounous –  pramollino di 31 anni con alle spalle 26 mesi di confino (per aver cantato “Bandiera rossa”) -, sorpresa  alle prime luci dell’alba di un tragico mattino di novembre sulle alture di Pramollo da un commando di Brigate nere condotte sul posto da una spia locale.