25 Giugno 2018
Il fascino delle CASCATE DI LILLAZ
Una meta estiva di tutto riguardo è il paradiso delle “Cascate di Lillaz”. Esse donano una visione d’incanto sulle cime circostanti e uno spettacolo da rimanere a bocca aperta per i tre salti che alla loro base formano incredibili arcobaleni.
Con un breve anello si possono compiere passeggiate a tutti i livelli, non dimenticando che in inverno le cascate si vestono parzialmente di ghiaccio e con la giusta temperatura sono risalibili dagli “ice-climber”.
Cogne si raggiunge comodamente da ogni “dove” con l’autostrada A5 uscendo al casello di “Aosta Ovest”, all’altezza dell’abitato di Aymavilles e seguendo quindi le indicazioni per Cogne (21 km circa di strada statale). Da qui proseguire per Lillaz (ampio parcheggio).
Proponiamo una semplice escursione ad anello che partendo dal parcheggio di Lillaz, permette di affacciarsi, seguendo una strada poderale sul Vallone della Valeille, dominato dai ghiacciai delle Sengie e della Valeille. Dal parcheggio ci s’inoltra nel villaggio di Lillaz, attraversandolo fino al campeggio vicino al torrente; da qui, ben visibile, parte la poderale che sale in Valeille e che, dopo pochi tornanti, presenta una deviazione indicata da un cartello per le cascate; questo sentiero s’inoltra nel bosco di larici e abeti rossi, giungendo in breve alle incantevoli cascate di Lillaz. Arrivati alle cascate è consigliabile seguire l’ampio sentiero estivo che costeggia il torrente Urtier per rientrare in paese ad anello senza percorrere lo stesso sentiero dell’andata (ore 2).
Per finire la zona delle cascate di Lillaz offre agli arrampicatori una parete di tutto riguardo con arrampicata in ambiente di montagna in vista delle cascate, delle montagne e ghiacciai della zona, ideale per imparare e muovere i primi passi su terreno verticale. Roccia compatta con prese orizzontali. Per accedere alla parete seguire la strada asfaltata con divieto di transito che sale nel vallone dell’Urtier oppure il sentiero che parte dietro la centrale idroelettrica. Seguire la strada o il sentiero fino a incontrare nei pressi di un tornante un cartello indicante la palestra di roccia in esame, da dove è già visibile la parete che si raggiunge seguendo il sentiero che supera una pietraia e raggiunge la base della roccia. Possibile inoltre raggiungere la falesia seguendo il panoramico e suggestivo sentiero che sale lungo le famose cascate; 15 minuti passando dal sentiero, 20 minuti seguendo la strada, 30 minuti dalle cascate. La parete di Lillaz è da sempre la palestra d’arrampicata delle guide Alpine di Cogne da loro chiodata e tenuta sempre in ordine e all’avanguardia. Lo stile di arrampicata è sempre su placche appoggiate e alcune delle vie sono l’ideale per cominciare a muoversi su un terreno verticale anche se la chiodatura dove l’arrampicata è più facile alle volte è un po’ distanziata. Possibile inoltre effettuare salite su due lunghezze di corde, dalle quali si potrà scendere in corda doppia o per sentiero. Difficoltà minima, massima e media delle vie dal 3b, al 5c, in media 4c. Lunghezza corda consigliata 60 metri. Come chicca finale, senza aver la pretesa di esserci inventati nulla, ma solo quella di completare fino all’apice della falesia la logica prosecuzione che va oltre i due classici tiri di corda, vi è questa piccola via (non chiodata) che abbiamo percorso e battezzato: “Via dell’eterna alleanza” il giorno 3 giugno 2018 dopo aver salito due vie classiche e aver assaporato anche la discesa per il sentiero della via escursionistica che con una breve digressione conduce in vetta al torrione principale. Dalla cengia centrale (che conduce sull’apice estremo della vetta sopra i tiri attrezzati con catene che terminano 15 m sotto sulla cengia dalla quale aggirando la parete a sinistra si può giungere facilmente in vetta) vi è per l’appunto anche questo completamento logico. Primo passaggio di braccia (V+) di partenza a cui si alterna una placca verticale con buoni appigli che si trovano in piccole fessure orizzontali che caratterizzano questa via (IV+). Da qui un’ulteriore placca più appoggiata conduce alla cima (15 m – ore 1,30 dal parcheggio, 0,30 dall’attacco).
Lodovico Marchisio e Alberto Rossignoli
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