20 Luglio 2013
Il 21 luglio la festa del Piemonte al colle dell'Assietta

L’Associazione “Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assieta” organizza la 46° Festa del Piemonte, con manifestazione Commemorativa della battaglia dell’Assietta (19 luglio 1747), che si svolge al Colle dell’Assietta, quota 2500 s.l.m.
I festeggiamenti prendono il via sabato 20 luglio, alle 21, con una fiaccolata accompagnata da musiche e canti popolari.
Il giorno successivo, domenica 21 luglio, la giornata inizia alle 9:30 con l’alzabandiera e l’apertura ufficiale della manifestazione.
Alle 10 la messa al campo, alle 11 la rievocazione della battaglia e alle 13 il pranzo nei pressi della Casa Cantoniera, a circa 1 km dal colle.
La Festa del Piemonte continua dopo pranzo, con canti e giochi popolari nella zona antistante la casa Cantoniera.
Clicca qui per il programma dettagliato.
BREVE STORIA DELLA BATTAGLIA DELL’ASSIETTA
Nel 1747, poco più di 250 anni fa, si è combattuta una battaglia fra le più leggendarie ed eroiche: la battaglia dell’Assietta, sul crinale spartiacque che separa la Valle di Susa dalla Val Chisone.
Era il 1747 e si stava in quell’anno concludendo una lunga e sanguinosa guerra che coinvolse di fatto gran parte dell’Europa: la guerra di Secessione d’Austria.
All’Imperatore Carlo VI era, infatti, succeduta sul trono asburgico l’imperatrice Maria Teresa, non rispettando così la legge che dava il trono solo agli eredi maschi. Fu un pretesto, ma bastò a far scoppiare una guerra che sarebbe durata ben quattro anni.
Il piccolo Regno di Sardegna si trovò alleato con l’Austria e ben presto quest’amicizia gli avrebbe portato l’ostilità’ di potenti vicini come la Francia e anche di meno vicini come la Spagna e alcuni principati tedeschi. Il Piemonte fu invaso più volte, ma il nostro esercito seppe tener testa degnamente alle truppe nemiche, per quanto numericamente superiori. Ma la battaglia conclusiva doveva ancore essere combattuta. I Franco-Spagnoli attaccarono il Regno di Savoia dalla Liguria, per poi passare segretamente il fronte verso il colle del Monginevro. Ma Carlo Emanuele se n’accorse in tempo e ordinò al marchese Balbiano, governatore di Susa, di predisporre un articolato piano di difesa.
Uno schema difensivo che prevedeva appunto di concentrare le truppe nello strategico pianoro dell’Assietta. Le due valli, della Dora e del Chisone, erano state da poco annesse al Regno di Sardegna e le loro difese (d’Exilles e Fenestrelle) ereditate dal Delfinato, erano state adattate ai nuovi confini e potenziate grazie all’ingegnere militare Ignazio Bertola. Controllare l’Assietta significava controllare i due forti e il Piemonte non poteva assolutamente permettersi di perderli.
Dall’esperienza maturata dal primo tentativo d’invasione del 1745 che vide coinvolte in particolare l’alta Valle di Susa (Sauze di Cesana, San Sicario e Bardonecchia) il Re si era convinto che nonostante l’esiguità delle forze da contrapporre al nemico si sarebbe potuto sfruttare un bel vantaggio con la potenzialità che la particolare conformazione del territorio permetteva.
L’Assietta è quindi fortificata e nella primavera del 1747 si fanno ormai solo più lavori di rifinitura dei trinceramenti. Il 14 luglio le truppe FrancoSpagnole arrivano a Briancon e il 16 passano il confine del Monginevro. Tre giorni dopo all’Assietta il generale Cacherano di Bricherasio poteva contare su 7400 uomini.
Alle 10 del mattino di quel 19 luglio 1747 la battaglia poteva avere inizio. Al rullare dei tamburi, con un impeto imprevisto, i francesi iniziano l’avanzata. I Piemontesi li lasciano avvicinare e poi aprono contro di loro un violento fuoco di sbarramento.
Sono solo 400 metri da percorrere ma i francesi non ce la fanno. Più in basso, invece i francesi riescono a sbaragliare la difesa di una ridotta, poi la battaglia infuriò e i morti non si contarono neppure più, così come i gesti d’eroismo. Neppure la morte del comandante Francese, il Generale Armand Fouquet di Bellisle riuscì a far arrestare la battaglia. Alla fine della battaglia dopo la ritirata dei Francesi si contarono quasi cinquemila morti francesi e più di duecento austro-piemontesi.
In memoria di quest’avvenimento l’Associazione per la Festa del Piemont all’Assietta ogni anno organizza la celebrazione con un momento di raccoglimento durante la celebrazione della S.Messa in dialetto piemontese e la rievocazione d’alcuni momenti della battaglia a cura del Gruppo Storico P.Micca.
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