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Cultura  

Giorno della Memoria. Federico Magrì e il lager di Struthof alla Scuola Latina di Pomaretto

Giorno della Memoria. Federico Magrì e il lager di Struthof alla Scuola Latina di Pomaretto

L’ANPI – Perosa e Valli e la Scuola Latina di Pomaretto il 26 gennaio 2024 propongono per il Giorno della Memoria un incontro con Federico Magrì sul campo di concentramento di Struthof.

In occasione del Giorno della Memoria del 27 gennaio, anche quest’anno l’Associazione “Amici della Scuola Latina” ha previsto un appuntamento, in collaborazione con ANPI – Perosa e Valli, per ricordare la tragedia della Shoah.

Venerdì 26 gennaio alle 20:45 è in programma un incontro nella sala incontri della Scuola Latina di Pomaretto (Via Balziglia 103) con Federico Magrì che racconta la sua esperienza di visita al campo di concentramento di Struthof, a Natzweiler, in Alsazia.

 

La storia del lager di Struthof

Il campo di concentramento di Natzweiler-Struthof fu attivo dall’aprile 1941 al settembre 1944. Durante questo periodo si stima che siano morti circa 22.000 detenuti per malattia, stenti, maltrattamenti o esecuzione da parte delle guardie del campo. L’ex campo è attualmente visitabile e ospita il “Centro europeo dei membri della resistenza deportati”.

 

Internati anche 1600-2000 italiani

Il campo di concentramento di Struthof venne costruito sul versante nord del Mont Louise, alto circa 730 metri. Fu creato in questo punto in modo che i prigionieri potessero estrarre il granito che doveva essere usato per abbellire le città tedesche. Ma i prigionieri furono presto messi al lavoro per l’impegno bellico, nel campo principale o in uno dei tanti campi secondari ad esso collegati. Gran parte dei prigionieri erano membri della resistenza francese o di altri paesi occupati: tra 1600 e 2000 erano italiani.

 

Detenuti sottoposti a esperimenti medici

Nel campo c’erano anche detenuti ebrei, omosessuali, rom e sinti. Qui furono inviate persone provenienti da oltre 30 paesi e in tutta la sua storia Struthof ha contenuto oltre 52.000 prigionieri. Al suo picco, vi erano rinchiusi 7.000 detenuti. Nel lager venivano effettuati esperimenti medici, tra cui studi sul tifo, e sui gas mostarda e fosgene. I detenuti venivano esposti a questi gas e malattie per studiarne gli effetti. La camera a gas del campo fu anche usata per uccidere 86 uomini e donne ebrei, per farne poi studiare gli scheletri dal dottor Hirt all’Istituto di anatomia di Strasburgo. Nel settembre 1944 il lager venne evacuato e la maggior parte dei prigionieri fu inviata al campo di concentramento di Dachau. Un mese dopo il campo venne liberato dagli uomini della 3ª Divisione di Fanteria americana, primo campo di concentramento ad essere liberato dalle truppe alleate.

 

Informa

Per saperne di più è possibile contattare:

  • e-mail: scuolalatina@scuolalatina.it
  • cell.: 327.381.65.84

L’ingresso alla serata è libero.

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