Frossasco. La nomina di Elvi Rossi nel comitato del Museo dell'Emigrazione non piace all'opposizione

Il sindaco di Frossasco, Federico Comba, ha nominato Elvi Rossi come rappresentante del comune nel Comitato di Gestione del Museo dell’Emigrazione.

La nomina, soprattutto nelle modalità, non è piaciuta al gruppo di opposizione Vivere Frossasco.

«Nelle precedenti occasioni, nel 2009 e nel 2015, la nomina alla medesima posizione era avvenuta attraverso una votazione in Consiglio Comunale – spiega il capogruppo Daniele Castellino  -. L’attuale amministrazione ha preferito gestire la questione in modo chiuso, senza informare nessuno, ovviamente men che meno la minoranza. In effetti la legge regionale che istituisce il Museo regionale dell’Emigrazione di Frossasco definisce quali sono gli enti (Regione, Comune e Associazione de Piemontesi nel mondo) che scelgono i loro rappresentanti nel comitato di gestione, ma non esplicita le modalità.  La Giunta decide, il sindaco informa, quando è tenuto a farlo. Frossasco si appresta a tornare agli antichi splendori (citazione dalla campagna elettorale del sindaco Comba nel 2019)».

Un pensiero va anche al rappresentante uscente, Giorgio D’Aleo che, con il Comitato di Gestione e lo staff museale guidato da Carlotta Colombatto, «ha consentito di aprire il Museo a nuovi temi di attualità e iniziative (le migrazioni odierne, le promozioni culturali e le attività rivolte a bambini e ragazzi in collaborazione con altre realtà locali, per ultima e in corso la mostra fotografica relativa al periodo della “chiusura” per Covid-19)».

Conclude Castellino: «C’è da notare che il precedente rappresentante del comune nel comitato (e presidente dello stesso per alcuni anni) aveva, al termine del suo mandato, proposto di relazionare al consiglio comunale sull’attività svolta in questi anni. Questa possibilità non c’è mai stata».