13 Maggio 2021
Frossasco. Kastamonu chiede di far ripartire la produzione di pannelli e attivare una centrale a biomasse
Ad annunciarlo con un comunicato è stato il gruppo di minoranza “Vivere Frossasco“: lo stabilimento Kastamonu (già Annovati e poi Trombini) ha presentato a Città Metropolitana un “progetto di riattivazione dell’impianto esistente”. «A gennaio – lamentano i consiglieri all’opposizione – avevamo richiesto trasparenza sulla questione del riavvio dello stabilimento ex Trombini Annovati rilevato dalla proprietà turca nel 2017. La risposta del Sindaco si era fatta attendere due mesi e mezzo, e nel consiglio comunale del 31 marzo ci aveva risposto, fra le altre cose, che “gli incontri avvenuti sono di carattere interlocutorio; quando diventeranno formali, avviandosi l’iter amministrativo previsto, verrà data adeguata comunicazione”. Ebbene, poiché seguiamo la questione cercando periodicamente di acquisire notizie dirette da Città Metropolitana, l’aggiornamento ve lo diamo noi: abbiamo appreso che in data 28 aprile l’azienda Kastamonu ha avviato l’iter per la riapertura dello stabilimento».
La relazione tecnica presentata dalla proprietà prevede «la riattivazione dell’impianto esistente “Ex Gruppo Trombini” per la produzione di pannelli truciolari grezzi e nobilitati, attraverso il recupero di materia legnosa […] a seguito di un revamping degli impianti di produzione di pannello truciolare esistenti, con miglioramento dell’impiantistica e dei presidi ambientali. Il progetto in esame prevede la riattivazione dell’impianto, con una capacità di produzione di 360.000 m3/anno». Tra gli obiettivi c’è anche la «produzione di energia, mediante l’installazione di un nuovo Energy Plant e la riattivazione della sottostazione ubicata a nord dell’area». Di che cosa si stratta viene spiegato poco dopo: «in questo nuovo impianto di energia verranno bruciati 66.960 tonnellate/anno di polverino dal sito produttivo e altre biomasse sempre dal sito produttivo (36.300 tonnellate/anno)».
«In attesa di poter acquisire la documentazione inerente – concludono i consiglieri di Vivere Frossasco – ci rammarichiamo dell’ennesima manifestazione di mancanza di condivisione delle informazioni».
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