31 Luglio 2023
Frossasco. Cuccolo aveva ragione: il GSE torna a erogare i contributi
Il Gestore dei Servizi Energetici ha riconosciuto la regolarità dell’impianto realizzato nel 2012 dall’amministrazione di Frossasco guidata dal sindaco Franco Cuccolo e sbloccato l’erogazione dei contributi.
Archiviato quanto meno temporaneamente il progetto di inceneritore, si conclude ora in positivo un’altra vicenda che ha tenuto i frossaschesi con il fiato sospeso negli ultimi mesi: quella riguardante l’impianto fotovoltaico comunale sito a Bivio di Frossasco, realizzato nel 2012 dall’amministrazione guidata dall’allora sindaco Franco Cuccolo, per il quale il GSE aveva bloccato l’erogazione degli incentivi.
La storia del contenzioso
La contestazione formale del GSE – Gestore dei Servizi Energetici era giunta a gennaio 2020, anticipata dai sopralluoghi del 2016, e riguardava l’acquisto dei terreni sui quali era in costruzione l’impianto: fino a quel momento in affitto, essendo cambiata la normativa in corso d’opera il Comune di Frossasco aveva ritenuto di acquistarli al fine di ottenere l’incentivo massimo previsto.
A causa degli iter burocratici necessari, gli atti di proprietà erano stati perfezionati appena quattro giorni prima della messa in esercizio dell’impianto e, secondo il GSE, questa situazione avrebbe reso il Comune non meritevole dei contributi incentivanti, con la conseguente decadenza dal beneficio futuro e l’obbligo di restituire i contributi già percepiti.
Qualora si fosse accertato il “torto”, si sarebbe trattato di cifre importanti: oltre due milioni di euro di contributi da restituire e altrettanti che non sarebbero stati percepiti.
Nella contestazione, il GSE aveva richiesto al Comune (amministrato nel frattempo da Federico Comba) gli atti di proprietà dei terreni, che furono inviati, invitandolo a fornire osservazioni scritte che invece non vennero prodotte.
Corretto l’operato dell’amministrazione Cuccolo
L’epilogo alla vicenda sancisce infine la regolarità dell’impianto e la correttezza dell’amministrazione Cuccolo. Ed è una buona notizia non solo per Frossasco, ma anche per altri piccoli Comuni in situazioni analoghe che, pur senza aver compiuto irregolarità, rischiano di essere messi in difficoltà dagli accertamenti di un ente che solleva contestazioni dopo molto tempo.
La situazione si è sbloccata nelle scorse settimane, dopo due anni di controversia amministrativa, spesa pubblica pressoché bloccata e aliquote aumentate sulle imposte comunali.
Il GSE ci ripensa
Il 26 giugno di quest’anno il sindaco Comba aveva inviato al GSE una lettera contenente le osservazioni e l’istanza di riesaminare la revoca dei contributi. A stretto giro, in data 5 luglio, il GSE, anche prendendo atto di alcuni pronunciamenti dello scorso anno del Consiglio di Stato su casi simili, provvedeva a comunicare che avrebbe ripristinato i versamenti.
Vivere Frossasco soddisfatta, ma critica: con l’incarico a un legale si poteva risolvere tutto prima
«Finisce un periodo di preoccupazioni per il paese e si conferma la correttezza dei vecchi amministratori. La questione avrebbe potuto probabilmente risolversi prima, se sin da subito si fosse dato incarico ad un legale di tutelare il Comune e redigere le osservazioni richieste dal GSE, mentre ci si era limitati a consegnare gli atti di proprietà», commenta Rosanna Napoli del gruppo consiliare di minoranza “Vivere Frossasco”, che per queste ragioni non aveva votato l’aumento delle imposte comunali ai cittadini. «Nelle osservazioni presentate dal Comune a giugno 2023, infatti, si rammenta al GSE che la normativa allora in vigore prevedeva che si dovesse essere proprietari dei terreni al momento dell’entrata in esercizio dell’impianto, e il fotovoltaico di Frossasco rispettava tale requisito».
Ripristinate già dal 2023 le tariffe ai frossaschesi
A seguito della risoluzione della questione, il Consiglio comunale del 28 luglio all’unanimità ha disposto che le aliquote delle imposte siano ripristinate già per l’anno 2023.
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