2 Aprile 2024
Ex setificio Vagnone: un progetto sbagliato nel posto sbagliato
Il CAP (Coordinamento delle Associazioni Pinerolesi) propone nuove riflessioni sull’inopportunità di realizzare un supermercato nell’area dell’ex setificio Vagnone a Pinerolo.
VALUTAZIONI ULTERIORI SULL’ EX SETIFICIO VAGNONE
Il Coordinamento Associazioni Pinerolesi (acronimo C.A.P.), anche sulla base delle informazioni assunte
nell’ultima seduta del Consiglio Comunale della città di Pinerolo, mantiene la propria contrarietà alla
realizzazione di una piattaforma commerciale nell’area dell’ex setificio Vagnone ricompresa tra gli assi viabili di stradale Fenestrelle, stradale Brigata Cagliari e stradale San Secondo.
Dove l’interesse pubblico?
Trattasi di una iniziativa privata sul cui iter procedurale, inoltre, auspichiamo siano svolte e documentate adeguate verifiche giacché, da parte nostra, sussistono forti perplessità.
Iniziativa a riguardo della quale non si riesce inoltre ad intravedere l’esistenza di un interesse pubblico e di una ricaduta positiva per la Comunità locale pinerolese: paventiamo che la realizzazione dell’ennesimo centro commerciale contribuirà invece ad aggravare ulteriormente la desertificazione (commerciale e non solo) del centro cittadino, fenomeno certamente indotto dai numerosi centri commerciali già esistenti, e ad alimentare ancor di più il traffico auto-veicolare che lo attraversa
Meglio una riconversione a fini artigianali
L’area e gli edifici presenti, in alternativa, potrebbero certamente essere riconvertiti nella loro destinazione impiegandoli per fini artigianali e produttivi, ristrutturandoli senza la necessità di una loro demolizione quasi totale, imposta dalla necessità di posizionarvi l’ennesimo anonimo capannone commerciale, la presenza dei quali risulta già oggi particolarmente significativa sul territorio del comune di Pinerolo.
Non si comprende la pervicacia di parti dell’Amministrazione Comunale che continuano a sostenere un
progetto che si palesa difficilmente compatibile con l’assetto urbanistico (per il quale è stata necessaria
l’approvazione di una variante ad hoc del Piano regolatore vigente) e viabile della zona, già oggi interessata da un flusso di traffico particolarmente sostenuto in alcune fasce orarie, anche per la presenza di due forti poli di attrazione, quali l’ospedale ed il CUP.
Un progetto sbagliato nel posto sbagliato
Non solo: in quella stessa area si trovano a dover transitare anche i mezzi dei Vigili del Fuoco in uscita dalla vicina caserma: pare quindi evidente che un ulteriore incremento del traffico automobilistico gravante sulla zona possa avere ripercussioni anche a scapito dei tempi di intervento dei Vigili del Fuoco.
Stupisce inoltre l’idea di voler realizzare una nuova rotatoria all’incrocio tra le stradali Fenestrelle e San
Secondo. Chiunque abbia una qualche minima competenza in campo viabile si può rendere conto che la
rotatoria proposta risulterebbe decentrata a tal punto rispetto all’asse stradale da risultare inidonea a
raggiungere l’obiettivo di un rallentamento dei veicoli, aumentando al contrario il rischio di incidenti stradali oltre a presentare un palese rischio di interferenza con la pista ciclabile.
Ciò fatta salva la dimostrazione che la rotatoria proposta all’intersezione di stradale Fenestrelle/stradale San Secondo ricada nella fattispecie di “opera di pubblica utilità”, ossia del conseguimento di un pubblico interesse che risulti prevalente sull’interesse privato. Questa appare infatti servire fondamentalmente ai soli proponenti la piattaforma commerciale, per agevolare le entrate/uscite nel e dal futuro parcheggio dalla stessa.
Insomma un PROGETTO SBAGLIATO posizionato nel POSTO SBAGLIATO.
Il sito risulta inoltre in parte vincolato ai sensi dell’articolo 142 del Decreto Legislativo 42/2004 e s.m.i. di conseguenza l’attuazione del progetto di una sua trasformazione in una piattaforma commerciale necessita di un’apposita autorizzazione paesaggistica che, per quanto noto, al momento non sussiste.
E le cicogne?
In ultimo, ma non certo in ordine di importanza, sembrerebbe “dimenticato” il progetto di realizzazione di alcuni posatoi per le cicogne quale compensazione per la distruzione del nido esistente, in conseguenza del previsto abbattimento della ciminiera ottocentesca del setificio.
Credendo fortemente nel progetto “Pinerolo città delle cicogne” sarà nostra cura rilanciarlo, confidando in un’analoga sensibilità da parte dell’ Amministrazione comunale della città di Pinerolo.
L’accordo, ribadito in diverse sedi, era il riposizionamento dell’esistente nido sulla sommità del nuovo
simulacro di ciminiera da realizzarsi nel sito stesso, oltre ad alcuni posatoi esterni al sito in aree di proprietà comunale; chiediamo conferma del permanere di questi propositi.
Confidando in una opportuna riflessione da parte di coloro che dovranno esprimere un parere in materia, restiamo in attesa di un cortese riscontro e porgiamo cordiali saluti
CAP – Coordinamento delle Associazioni Pinerolesi
- Italia Nostra Sezione del Pinerolese “Ettore Serafino”
- LIPU delegazione di Torino
- Legambiente circolo di Pinerolo
- LAC Lega Abolizione caccia Sezione di Pinerolo
- Osservatorio 0121 Salviamo il paesaggio
- Diomedea Associazione Naturalistica e culturale
- Associazione Provinciale FederTerziario Torino
Gruppi: - APP – Ambientalisti per Pinerolo
- Ass. Rita Atria Pinerolo
- Comunità Laudato Si’ Pinerolo
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