19 Gennaio 2011
Esercizi di solidarietà

I ragazzi di 1° e 2° media della parocchia di Madonna e di Fatima raccontanola loro esperienza di servizio ai meno fortunati di noi Un’esperienza che non si dimentica: l’abbiamo vissuta e condivisa noi ragazzi di prima e seconda media della parrocchia Madonna di Fatima con don Paolo, le catechiste e i nostri amici di terza media.
Quando sui giornali leggiamo di ragazzi che per noia compiono atti vandalici o mettono a rischio la loro vita e quella degli altri, ne parliamo con le nostre catechiste: loro sostengono che “chi vive seguendo gli insegnamenti di Gesù, fa tutto per amore e niente per noia”.
Per dimostrarci che si può vivere seguendo il Vangelo, Don Paolo e le catechiste ci hanno fatto conoscere Astrid e Martina, due ragazze che con molti amici hanno fatto esperienza di volontariato presso le suore Giuseppine nelle favelas del Brasile
Abbiamo poi conosciuto l’ambiente in cui molti ragazzi come noi, che si preparano alla cresima, hanno esperienze di servizio, il “Villaggio Globale di Cumiana” del Sermig. Una settimana prima, aprendo la posta elettronica, le catechiste avevano trovato quest’avviso: “Georgia 2010, appello urgente per cibo”. Una richiesta di aiuto non si può mai ignorare, e sicuramente non nei giorni dell’avvento. Che cosa abbiamo a disposizione? Un pullman, ma… come lo riempiamo?
Per prima cosa prepariamo un avviso per i bambini delle elementari che hanno il catechismo il giovedì. Innanzitutto stiliamo l’elenco dei cibi e chiediamo se il sabato prima della Messa ci possono portare qualsiasi cosa, anche un pacco di sale (quello che costa meno).
Poi troviamo il posto per lo stoccaggio. Infine decidiamo di coinvolgere la comunità con una colletta. Si prepara un altro comunicato da leggere a fine messa, due cartelloni, poi una scatola con su scritto “Container della Solidarietà”. Il lavoro, tuttavia, non finisce qui: qualcuno dovrà ritirare le borse e portarle nel punto di raccolta, qualcuno dovrà leggere l’appello alla comunità, e raccogliere le eventuali offerte, così formiamo le squadre di lavoro.
Sabato 27 novembre alle 18,10 siamo là pronti a svolgere il nostro compito: accogliere, ringraziare, portare le borse nel punto di stoccaggio. Cominciano le vere emozioni: a fine messa leggiamo l’appello, poi ci spostiamo al fondo della chiesa con tutto il necessario per la raccolta. La comunità ha risposto in modo meraviglioso: siamo consapevoli del grande contributo che ci sta dando e riusciamo a stento a tenere sotto controllo la nostra felicità!
Martedì 30 alle 14,30 comincia l’operazione di carico. Siamo riusciti a riempire tutto il vano bagagli. All’arrivo a Cumiana, siamo accolti dal signor Rinaldo Canalis che ci fa riflettere: noi siamo arrivati lì con tutti quei doni, li stiamo portando a Gesù come avevano fatto più di 2000 anni fa i pastori. Al posto della capanna c’è un container, ma è proprio lì che Gesù Bambino ci aspetta. Quando siamo entrati nel container, abbiamo realizzato una cosa: quella che prima ci sembrava una quantità enorme di cibo, non era altro che una goccia nel mare!
Prima della foto-ricordo, a coronamento della giornata, ci ritroviamo tutti insieme per una preghiera e, in quel momento, dal cielo sono cominciati a scendere i primi fiocchi di neve… L’atmosfera del Natale era perfetta. E noi lì, sotto i primi fiocchi, e con il freddo intenso, abbiamo vissuto questa bellissima esperienza, che ci ha permesso di scoprire e di vivere l’altra faccia del Natale.
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *