23 Maggio 2011
Elezioni amministrative a Pinerolo: Chiabrando-Buttiero, è sprint finale

Intervista doppia ai candidati In comune hanno la volontà di far bene e di mettere la loro esperienza a servizio della rinascita economica, sociale e culturale della città. Nella nostra redazione di Pinerolo abbiamo incontrato Andrea Chiabrando ed Eugenio Buttiero, candidati a sindaco di Pinerolo, a pochi giorni dalla consultazione elettorale. Preferendo la chiacchierata faccia a faccia con ciascuno, piuttosto che aizzare lo scontro tra i due, riportiamo il pensiero dei candidati su alcune questioni che ci stanno particolarmente a cuore.
In caso di vittoria, come sarà composta la sua “squadra”?
Buttiero: «Mi auguro di riuscire a fare una squadra forte; io non sono un gran politico, sono un organizzatore. Adesso i posti da assessore sono solo sette, non più dieci come in passato, per cui è difficile accontentare tutti…».
Chiabrando: «I nostri potenziali eletti hanno un’età media molto bassa (a differenza dello schieramento avverso: sono sempre gli stessi da più di vent’anni…). La mia squadra sarà composta da volti giovani, freschi: Pinerolo ha voglia di cambiamento».
Cultura e turismo: quali strategie per valorizzare e promuovere le risorse pinerolesi?
Buttiero: «Occorre sistemare e valorizzare la zona di via Principi d’Acaja. Punteremo anche su “Casa Canada”. Dobbiamo recuperare il momento favorevole che c’è a Torino, grazie all’operato di Sergio Chiamparino (sindaco bravo e pragmatico): occorre approfittarne. “La Maschera di ferro”, circondata da eventi, potrebbe diventare il volano di una promozione turistica, spingendo la gente a spostarsi da Torino e dalla Provincia per venire a Pinerolo».
Chiabrando: «Occorre creare un importante polo museale-culturale, ma il problema sono i soldi (anche perché l’attuale amministrazione non si informa sui bandi di concorso e quindi se li lascia sfuggire, a differenza di altri Comuni come Cavour, Villafranca…). I soldi ci sono per le opere che interessano loro, e che poi diventano pozzi senza fondo (come la Scuola Nazionale di Equitazione e il Teatro Sociale). Occorre anche valorizzare maggiormente due attrazioni culturali come il Palazzo degli Acaja e il Forte di Fenestrelle. Dobbiamo dare alla città di Pinerolo una vita culturale intensissima, con un continuo susseguirsi di iniziative e avvenimenti di richiamo».
Situazione economica e occupazionale: quali risposte?
Buttiero: «Nel pinerolese la quasi totalità delle aziende sta attraversando un periodo di grave crisi. Vi è coinvolto seriamente anche il Pinerolo F.C. O riusciamo a fare qualcosa di forte (formazione e occupazione dei giovani sul nostro territorio) o ci sarà un declino gravissimo. Occorre puntare su una formazione giovanile al lavoro che sia in linea con il fabbisogno delle aziende. Dobbiamo creare un’inversione di tendenza nel territorio pinerolese, puntando su lavoro e giovani. Se sarò eletto sindaco, istituirò il Consiglio Permanente per lo sviluppo del territorio pinerolese. La Scuola Nazionale di Equitazione è ingestibile, dati i costi esorbitanti. Potrebbe diventare (magari attraverso convenzioni con enti privati), insieme con la vicina caserma, un centro formativo multidisciplinare per i giovani. È auspicabile che le banche e le industrie presenti sul territorio pinerolese intervengano con investimenti».
Chiabrando: «Occorre ricreare un assetto industriale per l’economia del territorio pinerolese, attraverso idee, infrastrutture, l’erogazione efficiente da parte del Comune dei servizi alle imprese (tempi certi di risposta), la creazione di una connessione virtuosa con la città di Torino, ad esempio, relativamente ai poli universitari. Il decentramento universitario non ha senso, è naufragato ovunque… Piuttosto, puntiamo sul raddoppio della linea ferroviaria Torino – Pinerolo (eliminando la Pinerolo – Torre Pellice) e promuoviamo investimenti formativi per i giovani, finalizzati ad una specializzazione universitaria di livello, magai all’estero (istituendo borse di studio per i ragazzi che frequentano l’ultimo anno delle scuole superiori ed hanno difficoltà economiche), e ad un più agevole inserimento lavorativo».
Il mondo cattolico e le tematiche eticamente sensibili.
Buttiero: «Nel nostro programma è prevista l’obiezione di coscienza e non si parla del testamento biologico: quando il problema uscirà fuori, vedremo il da farsi (sicuramente io sarò uno di quelli che non voteranno certe cose, anche se sarò eletto sindaco)».
Chiabrando: «Occorre tenere presenti le radici culturali e sociale proprie del cristianesimo. Io ho una visione laica della politica (nell’interesse della collettività). Il testamento biologico non è un argomento di competenza del Consiglio comunale».
Apparentamenti in vista del ballottaggio di domenica e lunedì.
Buttiero: «Nessuno, solo un accordo politico-programmatico con Rifondazione Comunista».
Chiabrando: «Nessuno, per volontà nostra. Avremo l’appoggio da parte della Lega Nord. Abbiamo voluto fare una proposta politica per amministrare bene, non per vincere le elezioni».
La redazione
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