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Territorio  

Due preti e un diacono per Prali e Rodoretto

Due preti e un diacono per Prali e Rodoretto

Il vescovo Derio ha affidato all’equipe pastorale di San Lazzaro (don Rafael Urzua, don Davide Porcu e il diacono Claudio Bruno) la cura delle parrocchie di Prali e Rodoretto.

 

Dopo l’addio di don Roberto Bocchese nel settembre scorso, il vescovo Derio ha provveduto a ridare una guida pastorale alle parrocchie di San Giovanni Battista a Prali e di San Lorenzo a Rodoretto, nominando

  • amministratore parrocchiale don Rafael Urzua Galvez
  • legale rappresentante don Davide Porcu (don Rafael non avendo la cittadinanza italiana non può assumere la legale rappresentanza)

 

L’equipe di San Lazzaro sale in montagna

«Ma – spiega don Rafael – la vera novità è un’equipe (ndr quella che a Pinerolo segue anche la parrocchia Cuore Immacolato di Maria borgo San Lazzaro) costituita da noi due sacerdoti insieme al Diacono Claudio Bruno. Al momento non c’è ancora la data, ma prima di Natale il Vescovo Derio presenterà l’equipe completa per San Giovanni a Prali e San Lorenzo a Rodoretto. Il Vescovo ha voluto creare questa equipe per portare la pastorale in queste due parrocchie, un diacono e due preti… una chiesa più adatta ai nostri tempi! Diversi linguaggi, una sola voce, diversi carismi una sola missione… Claudio insieme a don Davide già hanno presieduto la liturgia del 1° novembre. Claudio diverse volte ha portato la Liturgia della Parola a Ghigo… insieme continueremo a costruire una chiesa più giovane, di famiglia, in dialogo con chi ci sta intorno; soltanto così diventa spazio ricco e accogliente seguendo le orme vive di Gesù. Il diacono Claudio, oltre alle Liturgie della Parola, curerà incontri di riflessione, momenti culturali, musicali… “in contatto con l’intorno”. Se riusciremo a mettere in piedi questa iniziativa del Vescovo sarà qualcosa di molto bello!»

Riferimento per i parrocchiani residenti e delle seconde case

Da parte sua il diacono Claudio Bruno crede molto in questo progetto: «È bella la scelta del vescovo di affidare a una parrocchia di città la cura di una comunità di montagna. Per conto mio, anche se un diacono non può sostituire il sacerdote, ma può garantire una continuità di servizio. Non potrà essere sempre la stessa persona a salire in valle, ma con don Rafael e don Davide (che oltre ad essere giovane e molto bravo a comunicare con i giovani) cercheremo di essere un riferimento per i fedeli locali e per quelli delle “seconde case” in modo che possa nascere un clima di fiducia, di comunità. A Prali e Rodoretto i residenti magari sono pochi ma compongono una realtà che vuole essere viva; nelle occasioni in cui sono stato a Rodoretto, ad esempio, ho incontrato un’accoglienza bellissima, con le persone che mi invitavano a casa loro a prendere il caffè…»

 

Più servizi in alta stagione

Don Davide Porcu è pieno di entusiasmo: «Proporremo una pastorale un po’ diversa dal solito, cercando, come dice il vescovo Derio, di “essere tre complici” pronti a prestare un servizio fatto bene come a San Lazzaro anche a Rodoretto e Prali. A livello pratico rimarrà sempre la messa del sabato pomeriggio a Prali, con l’idea di incrementare i servizi nei periodi di alta stagione sia invernale sia, soprattutto, estiva (quando, mi dicono, i giovani  presenti a Prali per diverse settimane sono 120-130 e il lavoro da fare di sicuro non mancherà)».

 

Da Pinerolo a Prali per un Capodanno insieme

Il giovane parroco pensa poi a una specie di gemellaggio tra San Lazzaro e la val Germanasca: «Abbiamo in animo di proporre al gruppo di animatori più grandi di trascorrere il 31 dicembre e il 1° gennaio a Prali per fare un capodanno alternativo, facendo esperienza di vita comunitaria e allo stesso tempo per conoscere e farsi conoscere dalla comunità di Prali. Un anticipo dei campi e delle attività per ragazzi che vorrei promuovere nel periodo estivo».

GR

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