27 Aprile 2017

DOMENICA 7 MAGGIO pellegrinaggio a piedi da VERCELLI a NOVARA

Da Cattedrale a Cattedrale. Il prossimo 7 maggio è in programma  un pellegrinaggio a piedi, da Vercelli a Novara, promosso in occasione della IX Giornata dei Cammini Francigeni, dagli Amici della Via Francigena di Vercelli e dall’associazione novarese Amici di Santiago.

Per informazioni ed iscrizioni:  info@franciscanovarese.it, oppure Enrico Zaninetti 329-2705003.

Chi volesse partecipare partendo dal pinerolese può contattare il numero 339.83.10.250.

Percorso

1^ parte  Vercelli – Ponzana dal Duomo di Vercelli alle ore 8

Alle ore 8 partenza dal duomo di Vercelli. Si esce dalla città attraversando il ponte sul fiume Sesia. Appena dopo si svolta a sinistra, costeggiando la Sesia per alcuni chilometri. Si sottoposta la ferrovia Torino – Milano e poi si prende una strada in direzione di Borgovercelli. Dopo alcuni chilometri si arriva a Borgovercelli, dapprima costeggiando la tangenziale nord di Vercelli e poi seguendo la ferrovia. Arrivati a Borgovercelli in località stazione RFI, si prende la strada che porta al sottopasso della tangenziale poi sulla destra. Si attraversa un canale fino all’antica Azienda Agricola. Proseguendo si supera l’autostrada A26, si entra in provincia di Novara arrivando alla frazione di Casalino Orfengo. Si attraversa la statale n.10 Vercelli – Novara e si prosegue verso sud per poi dirigersi Nord Est , riattraversando la statale, con arrivo a Ponzana (Casalino) dove, presso la comunità Shalom è prevista la sosta per un frugale pranzo comunitario. Dopo il pranzo è prevista una visita alla cappella dove sono conservati numerosi reperti di grande valore sul piano artistico .

Intorno alle 13,30 ci si rimetterà in cammino per arrivare, dopo alcuni chilometri, al santuario della Madonna del Latte, alla frazione Gionzana di Novara. Si proseguirà quindi per Casalgiate e si entrerà a Novara da corso Vercelli per dirigersi al Duomo. L’arrivo è previsto intorno alle 17,30. Al termine sono organizzate una visita al Battistero e, per chi avrà ancora la forza nelle gambe, anche una salita alla Cupola di San Gaudenzio.