25 Febbraio 2016
[Diretta] A Pinerolo la presentazione del Giro d'Italia 2016
25 febbraio
È iniziata con oltre mezz’ora di ritardo, causa l’enorme partecipazione di pubblico, la serata di presentazione delle tappe pinerolesi del Giro d’Italia 2016.
Teatro Sociale gremito, clima festoso e tanti grandi ospiti nella serata organizzata dal comune di Pinerolo e dal “super sponsor” Elvio Chiatellino.
Presentatrice della serata Giorgia Palmas, madrina di questa edizione, insieme ad Alessandro Fabretti, Andrea De Luca, Massimiliano Lelli, Beppe Conti.
Ospiti i grandi nomi del ciclismo internazionale quali Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Alejandro Valverde, e alcuni campioni del passato quali Felice Gimondi, Bernard Hinault e tanti altri.
Ore 00:01
È il momento dei saluti. Solo applausi in sala, tutti parlano di un grande successo. Se le premesse sono queste, a maggio ci sarà da divertirsi.
Ore 23:55
Gli ultimi a salire sul palco sono i due corridori italiani più forte del momento.
Fabio Aru strappa applausi: «Sono molto affezionato a Sestriere, è quasi una seconda casa» e punta al Tour: «È un bel percorso, sarà la mia prima partecipazione e spero di arrivare in condizione per giocarmela». E poi loda Chiatellino: «È un vero appassionato, ce ne fossero, di persone così».
L’ultimo ospite, il più atteso, è Vincenzo Nibali: «Punto sopratutto al Giro d’Italia, ma anche l’Olimpiade si corre su un circuito adatto alle mie caratteristiche. Ci proveremo». «Una serata fantastica, mi dispiace che tanta gente non sia potuta entrare».
Ore 23:30
Ultima carrellata di protagonisti, i campioni in attività.
Il primo è Filippo Pozzato: «Chiamatemi pure vecchio!»
Sacha Modolo ruba la battuta a Cipollini: «Non capisco perché mi hanno invitato, in mezzo a tutti questi campioni faccio brutta figura».
Moreno Moser conferma la sua partecipazione al Giro. «L’obiettivo di quest’anno è tornare a vincere qualcosa. Magari a partire dalla Milano-Sanremo».
Non ci sarà invece Diego Rosa: «Lavoro con il gruppo di Fabio (Aru, ndr), farò il tour».
Paolo Tiralongo racconta “Una vita da gregario”: «È dura, ci vogliono qualità particolari. Devi scortare il capitano e seguirlo ovunque… O quasi. Ma le soddisfazioni non mancano».
Ore 23:20
È il momento del ct della nazionale Davide Cassani, che parla del prossimo appuntamento ai giochi olimpici di Rio: «È una corsa per scalatori puri. Sarà importante fare bene il Tour de France per arrivare al meglio all’appuntamento».
Arriva Paolo Savoldelli con il suo lieve accento bergamasco che racconta il segreto delle sue discese: «Bisogna forzare solo quando serve, se non arrivi alla fine tirare non serve a niente».
Ore 22:30
Sul megaschermo scorrono le immagini delle imprese mondiali.
Vittorio Adorni la fa semplice: «Il difficile non è stato vincere, ma aspettare per 10 minuti che arrivasse il secondo!»
Marino Basso fa la telecronaca della sua impresa, ma la sua volata è troppo veloce e lui si perde.
Felice Gimondi tesse le lodi di Nibali («È il corridore del presente che mi assomiglia di più») e di Chiatellino («La tappa di Pinerolo è uno spettacolo»).
Applausi per Francesco Moser: «Oggi i corridori aspettano l’ultima salita per attaccare. Tanto vale togliere le altre, tanto non servono a niente».
Sullo schermo scorrono le immagini della “fucilata” di Giuseppe Saronni al mondiale di Goodwood. E lui: «Questa è venuta bene».
Moreno Argentin: «Oggi in Italia ci sono grandi corridori per le corse a tappe, per le corse di un giorno meno».
Maurizio Fondriest lascia da parte la retorica: «La vittoria del mondiale il giorno più bello della mia vita».
È il momento di Mario Cipollini: «Mi sento un intruso in mezzo a questi fenomeni». Poi dimostra le sue conoscenze ciclistiche salutando la Palmas: «Va’ che telaio!»
Paolo Bettini racconta l’esultanza nel finale del mondiale di Germania: «Stava partendo un gesto dell’ombrello – ride – ma per fortuna mi sono fermato in tempo». Alla vigilia della corsa volevano escluderlo per un presunto caso di doping, lui ha corso, ha vinto il mondiale e ne è uscito pulito.
Ultimo italiano iridato è Alessandro Ballan: «Dopo due mondiali vinti, nell’ultima gara della sua carriera Bettini mi ha fatto da gregario. Quell’anno eravamo un gruppo fantastico».
Ultimo a salire sul palco è Bernard Hinault, che da buon francese parla solo in francese. Conti traduce: «Il corridore italiano più difficile da battere? Tutti. Correvano tutti contro di me».
Ore 22:18
Beppe Conti rivela: «Chiatellino sta cercando di portare il tour de France a Cuneo, con una super-tappa verso Sestriere».
Ore 22:15
Pier Bergonzi, vicedirettore della Gazzetta dello Sport: «Pinerolo è un simbolo del ciclismo. Ancora oggi la Cuneo-Pinerolo è considerata come la “tappa delle tappe” del Giro d’Italia».
Ore 22:11
Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia: «In questa edizione la prima settimana potrebbe essere meno decisiva del solito».
«Occhio a sottovalutare la salita di Pra Martino, potrebbe fare una selezione prima dello strappo di San Maurizio. Sono solo 500 metri, ma con pendenze del 19%».
Intanto Andrea De Luca è sparito dal palco.
Ore 22:04
Svelata l'”identità” della bicicletta esposta sul palco: è l’ultima bicicletta usata da Fausto Coppi. Tanta roba.
Ore 21:55
È il momento dei campioni del presente: Filippo Pozzato, Sacha Modolo, Moreno Moser, il piemontese Diego Rosa (applauditissimo), Paolo Tiralongo, Fabio Aru e Vincenzo Nibali. Con loro anche il ct della nazionale Davide Cassani. Non c’è Alejandro Valverde.
Risate in sala quando Beppe Conti si congratula con Diego Rosa che debutterà come capitano dell’Astana. Lui però non lo sapeva!
Ore 21:50
Elvio Chiatellino sta presentando i grandi del passato saliti sul palco. Le sa tutte.
Ore 21:40
Sul palco sono saliti, uno per volta, 12 campioni del mondo. Tra loro gli ultimi due italiani a vincere il titolo iridato Paolo Bettini e Alessandro Ballan
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