23 Febbraio 2020
Diocesi di Torino e Susa. A messa sì, ma senza darsi la mano
Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e amministratore apostolico di Susa ha disposto – «in piena sintonia con quanto disposto dalle autorità regionali e come misura sanitaria precauzionale nei confronti del diffondersi del corona virus anche nella nostra Regione, sentiti i pareri degli organismi competenti della Curia» – nelle due diocesi la sospensione dal 24 febbraio al 1° marzo sono sospese in tutte le parrocchie delle attività pastorali che prevedano la presenza di gruppi di persone (eccetto le sante messe), e in particolare le attività del catechismo e quelle di ogni oratorio.
«Sono anche sospese tutte le attività pubbliche a livello di uffici di curia e a livello di diocesi», mentre «per quanto riguarda le celebrazioni delle Sante Messe feriali e festive si chiede a tutti i fedeli di ricevere la comunione eucaristica in mano (e non direttamente in bocca), di astenersi dal segno della pace e di non usare l’acquasantiera (che andrà svuotata)».
Anche il rito delle Ceneri di mercoledì 26 febbraio subirà gli effetti dell’allarme corona virus: le ceneri andranno imposte «direttamente sul capo dei fedeli senza alcun contatto fisico» senza celebrazioni per i bambini al fine di tutelarne la salute.
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